Campania, l’Unità di Crisi: “La crescita dei contagi rende inevitabile la zona rossa”

Campania, l’Unità di Crisi: “La crescita dei contagi rende inevitabile la zona rossa”

In Campania l’Rt è vicino a 1,4 e a Napoli in una settimana i nuovi positivi sono aumentati del 49 per cento


CAMPANIA – L’Rt, l’indice di trasmissione del coronavirus, ha superato il livello critico su base nazionale. La variante inglese rappresenta già il 54% dei nuovi casi e, visto che corre a una velocità superiore del 40% rispetto a quella del ceppo originale, il ritmo di crescita dei contagi è destinato a diventare sempre più pericoloso. In Campania l’Rt è vicino a 1,4, anche ieri sono stati registrati 2.748 casi, uno dei dati più alti. Ancora: a Napoli in una settimana i nuovi positivi sono aumentati del 49 per cento, secondo l’Unità di crisi della Regione Campania “la forte crescita del contagio in Campania rende ormai inevitabile la zona rossa”.

La Campania sta avendo un netto incremento dei casi tale da finire in fascia rossa. Nelle zone di colore rosse dovranno chiudere i battenti parrucchieri, barbieri e centri estetici. Ma nello specifico:

Scuole

Dal 6 marzo nelle zone rosse vengono sospese le attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia ed elementari. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Nelle zone arancioni e gialle, i presidenti delle Regioni potranno disporre la sospensione dell’attività scolastica: nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti; nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni; nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.

Coprifuoco

Nelle aree gialle, arancioni e rosse resta il “coprifuoco” alle ore 22 e fino alle 5 del mattino. In zona bianca le ordinanze regioni possono invece rinviare l’orario del ritorno a casa. La Sardegna – prima regione a conquistare il colore bianco – ha fissato il divieto di uscire dalle 23,30 alle 5.

Spostamenti nazionali

In tutta Italia è vietato spostarsi tra regioni, anche se si trovano in fascia bianca o gialla. Si può uscire dalla propria regione soltanto per motivi di lavoro, salute e urgenza, possibilmente portando con sé il modulo di autocertificazione. In zona arancione è vietato anche uscire dal proprio comune di residenza e rossa.

Spostamenti internazionali

Si amplia il novero dei Paesi interessati della sperimentazione dei voli cosiddetti “Covid tested”.
A chi è stato in Brasile nei 14 giorni precedenti è consentito l’ingresso in Italia anche per raggiungere domicilio, abitazione o residenza dei figli minori.

Visite ad amici e parenti

Chi vive in zona rossa non può andare a trovare a casa amici e parenti nemmeno una sola volta al giorno, come era invece a Natale.

Seconde case

Si può andare nelle seconde case, ma soltanto se si trovano in una regione gialla o arancione e soltanto se per farlo non si deve uscire da una regione arancione scuro o rossa. Chi vive in zona arancione scuro non può uscire dal Comune di residenza anche per andare in una seconda casa. Vietato, in ogni caso, invitare amici o parenti che non facciano parte del proprio nucleo familiare. In caso di case condivise o in multiproprietà potrà andare solo una famiglia alla volta. Bisogna inoltre dimostrare di essere proprietari o affittuari da una data antecedente il 14 gennaio 2021.

Bar e ristoranti

In zona gialla bar e ristoranti possono restare aperti fino alle 18. Da quell’orario in poi è consentito l’asporto, fino al coprifuoco delle 22, e la consegna a domicilio, senza limiti di orario. In tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 solo per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande, comprese le enoteche (ma senza degustazione): da questi si potranno acquistare bevande alcoliche e analcoliche ‘da asporto’, senza consumo sul posto, fino alle 22. Dopo le 18 per bar e simili (senza cucina) resta sempre il divieto dell’asporto dopo le 18. Decade, invece, il divieto di asporto per i bar a partire dalle 18.

Negozi

 

In zona gialla e arancione le attività commerciali sono aperte con orari spesso scaglionati e ingressi contingentati. Nelle zone rosse invece i negozi sono chiusi, tranne quelli dei beni di prima necessità.

Centri commerciali

Nei weekend e nei giorni festivi e prefestivi i negozi all’interno dei centri commerciali devono restare chiusi ad eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie. In zona rossa queste restrizioni sono ancor più stringenti perché possono restare aperti solo gli alimentari, le farmacie e i negozi di prodotti agricoli e florovivaistici.

Mercati

Valgono le stesse regole dei centri commerciali.

Servizi alla persona

 

Nelle zone rosse, saranno chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici.

Palestre, piscine e impianti sciistici

Palestre e piscine e impianti sciistici rimarranno chiusi in tutta Italia.

Cinema, musei e teatri

Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l’apertura anche il sabato e nei giorni festivi. Dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala.