Commerciante rapinato e colpito alla testa con calcio di pistola: lo sfogo del fratello

Commerciante rapinato e colpito alla testa con calcio di pistola: lo sfogo del fratello

“ti senti appagato nell’avergli inferto 8 colpi in fronte e sul capo col calcio della pistola dopo che ti aveva consegnato l’incasso”, ha scritto l’uomo sui social


CAPODRISE – Commerciante aggredito e pestato per meno di 200 euro. I fatti sono avvenuti nel Casertano a Capodrise, i giorni scorsi. La vittima è Angelo Raucci, titolare di un negozio di materiale elettrico, che si è ritrovato davanti un rapinatore armato di pistola poco prima della chiusura.

Il malvivente le ha colpito diverse volte alla testa col calcio della pistola, prima di afferrare i soldi che erano in cassa e di fuggire insieme al complice che lo stava attendendo fuori. Duro lo sfogo del fratello della vittima che attraverso i canali social ha pubblicato la foto del fratello ferito e dato voce alla sua indignazione: “IO VI MALEDICO ! Io vi maledico, chiunque voi siate e ovunque vi troviate in questo momento. Vi maledico per il male che avete fatto a mio fratello, una persona buona e indifesa. Vi sentite grandi nell’andare a rapinare un negozietto di paese che, in tempi di covid e di grandi centri commerciali, arranca quotidianamente per sopravvivere e non chiudere? Che sensazione provate nel rubare il sacrificio e il lavoro delle persone? Tu che sei entrato nel negozio di mio fratello alle 7.15 di sera quando non c’era nessuno, armato di una pistola, ti senti appagato nell’avergli inferto 8 colpi in fronte e sul capo col calcio della pistola dopo che, senza opporre resistenza, ti aveva consegnato l’incasso della giornata consistente in poco meno di duecento euro? Ti sei sentito grande nel vedere il sangue sparso nel negozio che la tua cattiveria ha prodotto? Io vi maledico, a te e al tuo complice che ti aspettava fuori, per il male che avete inferto a mio fratello e per il dolore e la sofferenza che avete provocato in tutti noi familiari e nei suoi affetti amicali. Vi maledico per la salute che gli avete danneggiato e per la serenità che avete turbato in chi conosce e vuole bene mio fratello. Siamo figli e nipoti di lavoratori, di persone oneste che hanno fondato la loro vita sul lavoro, sullo studio e sul rispetto per gli altri. Vi maledico per la sofferenza che probabilmente provocate nelle vostre famiglie per procurarvi le illusioni tossiche di cui vi nutrite ogni giorno. Vi maledico e lascio agli altri il perdono cristiano. Io non vi perdono!”