Coronavirus, il vaccino AstraZeneca cambia nome: ora si chiama Vaxzevria

Coronavirus, il vaccino AstraZeneca cambia nome: ora si chiama Vaxzevria

La nuova denominazione è stata approvata dall’Ema su richiesta del gruppo anglo-svedese


REGNO UNITO – La maggior parte di questi casi – prosegue il bugiardino – si è verificata entro i primi sette-quattordici giorni successivi alla vaccinazione e si è verificata in donne di età inferiore a 55 anni. Tuttavia ciò potrebbe riflettere l’aumento dell’uso del vaccino in questa popolazione. Alcuni casi hanno avuto esito fatale”.

AstraZeneca “ha registrato il nome”, prima genericamente battezzato con la sigla “Vaccino Covid-19 AstraZeneca” e dunque senza un nome vero e proprio. “Dare un nome a un farmaco nuovo è una consuetudine ed è un processo che avviene in maniera separata dall’approvazione normativa e regolatoria del farmaco stesso”, hanno spiegato ad Adnkronos Salute fonti di AstraZeneca.

vaccino rimane invariato, ma le informazioni sul prodotto, l’etichettatura e la confezione potrebbero presentare un aspetto diverso. Sul sito dell’Ema è stato anche pubblicato il nuovo bugiardino aggiornato. Tra gli effetti collaterali, vengono aggiunti i rarissimi casi di eventi avversi tromboembolici.

“È stata osservata molto raramente – si legge – una combinazione di trombosi e trombocitopenia, in alcuni casi accompagnata da sanguinamento, in seguito alla vaccinazione con Vaxzevria. Ciò include casi severi che si presentano come trombosi venosa, inclusi siti insoliti come trombosi del seno venoso cerebrale, trombosi della vena mesenterica e trombosi arteriosa, concomitante con trombocitopenia”.

“La maggior parte di questi casi – prosegue il bugiardino – si è verificata entro i primi sette-quattordici giorni successivi alla vaccinazione e si è verificata in donne di età inferiore a 55 anni. Tuttavia ciò potrebbe riflettere l’aumento dell’uso del vaccino in questa popolazione. Alcuni casi hanno avuto esito fatale”.

Il foglietto illustrativo continu: “Gli operatori sanitari devono prestare attenzione ai segni e ai sintomi di tromboembolia e/o trombocitopenia. I soggetti vaccinati devono essere istruiti a consultare immediatamente un medico se sviluppano sintomi quali respiro affannoso, dolore toracico, gonfiore alle gambe, dolore addominale persistente dopo la vaccinazione. Inoltre, chiunque manifesti sintomi neurologici tra cui cefalea severa o persistente o visione offuscata dopo la vaccinazione oppure ecchimosi (petecchie) in una sede diversa da quella della vaccinazione dopo alcuni giorni, deve consultare immediatamente un medico”.

LA REPUBBLICA