Covid, firmato il primo Dpcm di Draghi: scuole chiuse in zona rossa, ecco tutte le misure

Covid, firmato il primo Dpcm di Draghi: scuole chiuse in zona rossa, ecco tutte le misure

La stesura del testo è avvenuta considerando anche il parere delle Regioni


ITALIA – Conferenza stampa del Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini e del Ministro della Salute Roberto Speranza per illustrare le disposizioni del nuovo Dpcm, firmato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, in vigore dal prossimo 6 marzo fino al 6 aprile, comprendendo anche il periodo di Pasqua. La stesura del testo è avvenuta considerando anche il parere delle Regioni, con cui il Parlamento ha avuto una stretta collaborazione per comprendere in modo più attento le loro necessità. Presenti inoltre, il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro e il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli.

Mascherine e distanza

Il dpcm dispone che «è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi».

Il coprifuoco

Resta il coprifuoco serale. Dalle ore 22 alle 5 del giorno successivo, «sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi». In fascia bianca il coprifuoco può essere ritardato.

Visite a parenti e amici

Resta la possibilità di visitare in due a parenti e amici in zona gialla nella propria Regione e in zona arancione nel proprio comune. Chi vive in zona rossa non può andare a casa di amici e parenti nemmeno una sola volta «nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi», portando con sé figli minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti conviventi. Tuttavia, è «fortemente raccomandato l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi. Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza».

Divisione in fasce per colori

Resta la divisione dell’Italia in quattro colori: fascia bianca, gialla, arancione, rossa. Sono in fascia bianca «le regioni che si collocano in uno scenario di tipo 1 e con un livello di rischio basso, ove nel relativo territorio si manifesti una incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti, all’interno delle quali cessano di applicarsi le misure relative alla sospensione o al divieto di esercizio delle attività» . Restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto, comprese le manifestazioni fieristiche e i congressi nonché le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, compresa la partecipazione di pubblico agli eventi e alle competizioni sportive.

Spostamenti fra Regioni

Ancora in vigore il divieto di spostamento tra le regioni, anche se sono collocate in fascia bianca o gialla. Si può uscire soltanto per motivi di lavoro, salute e urgenza, con apposito modulo di autocertificazione. Si può andare nelle seconde case, ma soltanto se si trovano in fascia gialla o arancione.

Seconde case

Nelle seconde case può andare soltanto il nucleo familiare e solo se la casa non è abitata da altri. Bisogna dimostrare di essere proprietari o affittuari da una data antecedente il 14 gennaio 2021. Da considerare nello specifico: se la casa è in zona arancione scuro o rossa non ci si può andare; chi vive in zona arancione scuro o rossa non può andare nelle seconde case anche se si trovano in fascia bianca, gialla o arancione.

Scuole

Tra le novità principali la stretta sulla scuola. Gli istituti dunque chiuderanno automaticamente in zona rossa e nelle aree ad alto rischio con 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti, a prescindere dal colore delle zone. Nelle regioni gialle e arancioni, dunque, la decisione viene rimandata a governatori e sindaci.

Parrucchieri e barbieri

Nelle zone rosse i parrucchieri e i barbieri non possono aprire. Il Cts ha confermato l’orientamento del Governo.

Centri commerciali e mercati

Nelle giornate festive e prefestive in tutta Italia «sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie». In zona rossa, inoltre, «sono chiusi i mercati, salvo le attività di vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici».

Palestre e piscine

In tutta Italia, tranne che nella fascia bianca ma sulla base delle misure stabilite dal tavolo tecnico, rimane il divieto di aprire palestre e piscine.

Cinema e teatri

Dal 27 marzo nelle zone gialle si potrà andare al cinema e a teatro soltanto con prenotazione online. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima. Nelle zone bianche prevista la cessazione delle misure restrittive valide nelle aree gialle.

Sale giochi

Confermato lo stop all’apertura di sale Bingo e sale giochi.

Feste e discoteche

Feste e discoteche rimangono ancora vietate anche in fascia bianca.