Focus Milan – Napoli. Gattuso rivede la Champions nella “sua” Milano. E il Napoli vola con Politano

Focus Milan – Napoli. Gattuso rivede la Champions nella “sua” Milano. E il Napoli vola con Politano

Al Meazza di Milano, Politano firma il blitz azzurro in casa dei rossoneri, con un gol, ad inizio ripresa, che decide la partita. Nel finale espulso Rebic. I partenopei rivedono la Champions, adesso a soli due punti dall’Atalanta


Politano esulta dopo il gol vittoria

MILANO – Al Meazza è il Napoli a prendersi gli applausi alla “Scala del calcio” nel big-match della ventisettesima giornata, sbancando San Siro con il risultato di 1-0. grazie alla marcatura di Politano (49′) premiato dall’intuizione di Zielinski. Partita solida da parte di Gattuso, che proprio nel “suo” stadio mette nei guai la sua ex-squadra, ormai quasi fuori per la lotta al titolo e rilancia le ambizioni del Napoli, nuovamente in corsa per la Champions, adesso quinto, a due punti dall’Atalanta ed una partita da recuperare.

COSA E’ PIACIUTO

Una prova gagliarda del Napoli che, complice un Milan raffazzonato e stanco per l’impegno di coppa, si prende tre punti meritati al termine di una partita che ha sempre condotto con diligenza e andando quasi mai in affanno, soprattutto dopo il vantaggio di Politano, allorquando si temeva un rientro prepotente del Milan, alla ricerca del pareggio, che non c’è mai stato. Le sortite rossonere sono state arginate senza grossi problemi e, per una volta almeno, si è vista la squadra partenopea spazzare via palloni alla “viva il parroco”, onde evitare spiacevoli sorprese. Tatticamente, Gattuso ha disposto in campo una squadra molto raccolta e che ha mostrato compattezza fino all’ultimo secondo, concedendo al Milan solo il minimo sindacale, in particolar modo a Theo Hernandez, Calhanoglu (al rientro) e alla velocità di Leao, le spine del fianco che sono state asportate senza grossi problemi. Tre punti vitali per una rincorsa alla Champions che settimana dopo settimana diventa un tira e molla estenuante. Un giorno sembra alla portata, un altro una mera illusione. Forse, sarà la trasferta di Roma a dirci la verità.

Politano è un calciatore che passa sotto traccia ma che il suo lavoro, anche oscuro certe volte, lo sa fare bene. Al Meazza, il suo ex-stadio, stasera è il match-winner, con un destro sporco (non il suo preferito e si vede) ma tremendamente efficace. Un gol che ha impreziosito una partita fatta soprattutto di corsa e sacrificio per limitare le sfuriate di Theo, orbitante nella sua zona. La palma di migliore del Napoli tocca a lui, sia per il gol che per la fase difensiva. E poi, ad osservare le cifre, l’ex-Inter e Sassuolo si avvicina alla doppia cifra in campionato. Niente male per chi, fin dall’inizio, ha dovuto guadagnarsi la maglia da titolare, avendo davanti uno come Lozano, uno dei migliori di questa strana stagione del Napoli.

Spesso bistrattato per gli evidenti limiti tecnici, stasera Hysaj ha giocato in maniera impeccabile. Riesce a compensare la mancanza di spinta sulla destra con una buonissima propulsione sul versante opposto, mettendo in crisi Dalot che da cacciatore diventa preda delle folate offensive dell’albanese. Si difende (e difende) bene anche quando dalla sua parte girano Saelemaekers e Castillejo, che non ha problemi problemi ad arginare. L’azione del gol, inoltre, parte poprio da un suo cruciale recupero di palla, che si trasforma nella ripartenza vincente. Una reazione di orgoglio dopo qualche passaggio a vuoto di troppo.

Anche se nel primo tempo si divora un gol abbastanza facile per un piede come il suo, Zielinski è stato l’ago della bilancia dell’attacco azzurro. Bravo a sfruttare gli spazi procuratigli da Mertens, meno quando si tratta di far male Donnarumma, sebbene ne avrebbe tutte le possibilità. Letale, invece, nei panni dell’uomo-assist, quando vede e provvede, innescando subito Politano che insacca il gol-vittoria. Cala alla distanza, ma la pagnotta se la guadagna anche al Meazza, dimostrandosi uno dei migliori di questo periodo.

COSA NON E’ PIACIUTO

Mertens non è al meglio della condizione e si vede. Ancor di più quando gioca da centravanti, così come lo propone Gattuso. Non è il suo tipo di gioco, non riesce a trovare il suo spazio e i tempi giusti per dialogare con i compagni di reparto, argomento nel quale sarebbe un maestro in altre circostanze. Troppo solo in area di rigore, anche perchè Politano gioca, in pratica, sulla linea laterale e Insigne tende a giocare su Zielinski, che gli gioca sulla stessa linea. Almeno, il movimento del belga è un supporto vitale agli inserimenti di Zielinski; unica nota positiva in una serata anonima ed incolore. Ma Dries va aspettato, perchè è una risorsa alla quale il Napoli non può rinunciare in questo finale di stagione.

Un po’ meglio del solito ma Osimhen deve cambiare passo ma, soprattutto modo di stare in campo. Sta più a terra che in piedi anche se è vero che prende un sacco di botte. Il problema grosso è che gioca sempre spalle alla porta, lui che non è un centravanti fisico ma di velocità e questo lo limita fortemente nel suo rendimento. Stasera ha cercato di allungare la squadra per dare respiro alla difesa e trovare il colpo del K.O. Una gara da sufficienza ma è logico che, a questo punto della stagione, si chieda anche qualcosa di più.

RESTA AGGIORNATO, TORNA ALLA HOME PAGE E CLICCA SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK