Focus Napoli – Bologna. Bentornato Osimhen. Il nigeriano e doppio-Insigne: Mihajlovic è K.O

Focus Napoli – Bologna. Bentornato Osimhen. Il nigeriano e doppio-Insigne: Mihajlovic è K.O

Bella partita tra Napoli e Bologna, con gli azzurri che tornano alla vittoria dopo le ingenuità di Reggio Emilia. Il 3-1 finale condanna un bel Bologna a cui non basta il gol di Soriano. Il Napoli conquista i tre punti grazie alla gran doppietta di Insigne e la rete di Osimhen, di nuovo in rete contro i rosso-blu.


Insigne: doppietta al Bologna

NAPOLI – Al Diego Armando Maradona, il Napoli torna alla vittoria contro un buonissimo Bologna. Finisce 3-1 al termine di una gara che, solo nella ripresa, gli azzurri hanno legittimato. Insigne sblocca la partita in apertura (8′); raddoppia Osimhen (65′) che ritorna al gol dopo un intero girone. Soriano riapre i giochi per il Bologna, dimezzando lo svantaggio (73′), approfittando di un grossolano errore del Napoli; la chiude in modo definitivo ancora Insigne (76′), che punisce, di contro, un errore della difesa bolognese. Con questi tre punti, il Napoli si porta a quota 47 punti, attualmente al sesto posto in classifica, a tre punti dalla Roma, quarta, in attesa del big-match del Meazza tra Inter ed Atalanta.

COSA E’ PIACIUTO

Dopo un girone esatto, si rivede il nome di osimhen sul tabellino dei marcatori. Un lieto evento che non può che far ben sperare per l’immediato futuro, visto il terribile calendario del Napoli, che per il finale di stagione dove gli azzurri dovranno contare sui gol del nigeriano, a partire da quello di stasera. Gol importante perché ridà fiducia ad un attaccante che altrimenti rischia di perdersi. Sarà anche che il Bologna gli porta bene (due gol su tre ai felsinei), punito con una progressione da centometrista, prima di insaccare la rete di Skorupski. Peccato che dopo tre minuti ne sbagli un altro anche più semplice. Probabilmente sarebbe stato chiedere troppo ad un attaccante a cui va dato tempo per recuperare il terreno perso. Riponiamo le speranze in questo nuovo inizio.

La palma del migliore del Napoli è senza dubbio di Insigne, autore di una doppietta di ottima fattura, ritornando al gol su azione che mancava dalla partita contro la Fiorentina. Anche allora fu doppietta, ma stasera i gol del capitano hanno un peso specifico più importante: il primo apre una partita che il Bologna iniziava a rendere difficoltosa, il secondo la chiude, approfittando di un macroscopico errore difensivo. Sono dodici adesso le reti in campionato, con il target di diciotto (record personale in Serie A) molto più vicino. Più che altro fa piacere sottolineare la continuità di rendimento del numero 24, nonostante l’altalena di rendimento della squadra.Prestazione da leader.

Buona anche la prova di Zielinski, che non segna ma si traveste da uomo-assist. Perfetto nell’inserimento che favorisce il gol di Insigne, liberato da un magistrale colpo di tacco; altrettanto bravo nel lanciare in campo aperto Osimhen che firma il raddoppio. Gioca per oltre un’ora da semi-infortunato, ciononostante il polacco cerca di eseguire al meglio il lavoro di raccordo tra centrocampo ed attacco. Stasera è meno propositivo al tiro, ma Gattuso gli chiede anche un sacrificio di copertura a centrocampo, in buone porzioni di partita, un territorio in mano al Bologna.

Gattuso stavolta non commette errori ed indovina i cambi. Osimhen andava inserito perchè Mertens non era al meglio e poco a suo agio nella, per lui, scomoda posizione di centravanti. Nel finale si arrocca, inserendo difensori e centrocampisti, stavolta a giusta ragione, per difendere un doppio vantaggio. Non sono mancati i brividi, perchè gli azzurri sono bravissimi a farsi del male da soli, ma alla fine la squadra ha retto.

COSA NON E’ PIACIUTO

Il gol concesso al Bologna è il solito regalo che il Napoli piace fare all’avversario di turno. Demme non è nuovo a questi pasticci in combine con Ospina, e il Bologna non ha perdonato con Soriano. Il problema vero è la recidiva: di palloni persi in fase di costruzione se ne contano davvero troppi, soprattutto nel primo tempo e l’unica differenza sta nella mancanza di cinismo del Bologna nell’approfittare delle “gentilezze” del Napoli. Talvolta non si avverte la necessità di costruire, obbligatoriamente, dal basso ma evidentemente i calciatori ricevono precisi diktat da Gattuso che, bene o male, cercano di eseguire. Così facendo, in questa stagione, il Napoli ha regalato gol e punti. Stasera, almeno, non si registrano danni pesanti, nonostante il Bologna abbia giocato una partita più che onorevole.

Mertens è ancora lontano dalla forma migliore e, come detto, poco a suo agio quando deve fungere da centravanti nel 4-2-3-1. Costretto ad allargarsi per far spazio ai compegni che s’inseriscono da dietro, non riesce mai ad entrare nel vivo dell’azione e della manovra, lui, che ama farsi dare il pallone, abituato, storicamente, ad essere una sorta di regista offensivo. Le cose migliori le fa, infatti, senza pallone tra i piedi, fintando e facendo veli che ingannano la difesa felsinea e aprendo spazi importanti per i compagni. Naturalmente, la condizione fisica è un’attenuante che va tenuta in debita considerazione. Però, il Napoli ha urgentemente bisogno del miglior Mertens, in vista del trittico terribile: Roma-Juventus-Milan in rapida successione.

Soprattutto nel primo tempo, il Napoli patisce il pressing del Bologna che, più volte, costringe all’errore in impostazione gli azzurri. La squadra di Mihajlovic si lascia preferire sul piano del gioco, trivando buone geometrie in mezzo al campo ed una buona fluidità di gioco. Il Napoli soffre troppo Palacio, bravissimo sicuramente ed altrettanto esperto, ma un attaccante di quasi quarant’anni va gestito ed addomesticato con maggiore facilità. Eppure l’argentino è il cardine dell’apparato offensivo bolognese a cui manca solo il gol, che nella prima parte di gido, il Bologna avrebbe meritato, per quanto fatto vedere.

Sarè un caso oppure la sfortuna, ma l’infortunio di Ghoulam è l’ennesimo di una stagione maledetta sotto questo profilo. Un vero peccato per l’algeino che, in questo scorcio di stagione, stava iniziando a ritagliarsi un suo spazio, grazie ad una certa continuità di rendimento e di brillantezza nella gamba. Si spera non sia nulla di grave, ma le dinamche dell’infortunio lasciano presagire l’ennesimo infortunio muscolare della stagione. Peccato doppio, perchè il settore sinistro della difesa azzurra è uno dei punti deboli della squadra ed un calciatore come Ghoulam, in condizioni buone, può essere un toccasano per un reparto in costante affanno. Verissimo che si gioca tanto, ma qualcosa nella preparazione atletica lascia qualche punto interrogativo irrisoluto.

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