Giugliano, dopo i roghi al campo rom in zona ASI scatta il pattugliamento giorno e notte

Giugliano, dopo i roghi al campo rom in zona ASI scatta il pattugliamento giorno e notte

L’incaricato alla Terra dei Fuochi Filippo Romano invia l’Esercito coadiuvato da Municipale e forze dell’ordine


GIUGLIANO – Un doppio rogo in risposta al blitz interforze al campo rom in zona ASI che aveva portato a diversi sequestri, due enormi nubi che a distanza di 24 ore l’una dall’altra avevano nuovamente colorato di nero il cielo sopra Giugliano. Questa era stata la risposta criminale all’intervento di Carabinieri, Finanza, Polizia e Municipale, una vera e propria dichiarazione di guerra a sottolineare che il dramma dei roghi tossici non è mai terminato, neanche sotto pandemia.

Dopo gli incendi del 16 e 17 marzo le istituzioni locali hanno chiesto ed ottenuto, attraverso l’assessore alla Terra dei Fuochi Tonia Limatola, l’intervento dell’incaricato per il contrasto al fenomeno dei roghi di rifiuti nella regione Campania, il vice Prefetto Filippo Romano, che ha disposto il pattugliamento di tutta l’area interessata dai roghi attraverso l’impiego di un equipaggio dell’Esercito, coadiuvato dalla Polizia Municipale diretta dal comandante Maria Rosaria Petrillo e da tutte le forze dell’ordine operanti sul territorio.

L’area giuglianese, su cui insistono tre campi rom distanti in linea d’aria poche centinaia di metri l’uno dall’altro, diventa così sorvegliata speciale e viene inserita in tutti gli “Action Day” della Terra dei Fuochi, operazioni congiunte con tutte le forze dell’ordine in campo coordinate dalle Prefetture di Napoli e Caserta con l’obiettivo di contrastare lo sversamento illecito dei rifiuti e la loro combustione. Il pattugliamento costante dell’area, anche attraverso sistemi di videoregistrazione, può incidere anche sul ridimensionamento dell’attività criminale spesso diffusa nei campi rom.