Il rapporto padre-figlio di In viaggio con Pippo

Il rapporto padre-figlio di In viaggio con Pippo

Protagonisti del film Disney il celebre cane svampito e suo figlio Max, alle prese con i suoi tormenti da ragazzo liceale


Chi lo ha detto che il mondo dell’animazione è adatto solo ad un pubblico di più piccoli? Il fatto che la maggior parte del mondo animato sia creato principalmente per un pubblico giovane questo non implica che non possa dare insegnamenti anche ai più grandi, nonché ai genitori.

 

Moltissimi cartoni animati sono stati infatti apprezzati non solo dai più piccoli, che spesso inoltre non colgono a pieno il messaggio che si cela all’interno della storia, ma anche e soprattutto da un pubblico più adulto che riesce a comprendere i vari insegnamenti. Cartoni animati come ad esempio Coco, Inside Out o Soul sono risultati più adatti ad un pubblico più adulto il quanto appunto carichi di messaggi molto profondi e personali.

 

Uno dei film di animazione Disney diventato un cult negli anni ‘90 è stato In Viaggio con Pippo, che vede protagonisti il celebre cane svampito e suo figlio Max, alle prese con i suoi tormenti da ragazzo liceale.

Per la prima volta si vede in un lungometraggio Pippo alle prese con il suo ruolo di genitore, intento ad avere con l’adolescente Max un rapporto di condivisione, che sembra essere sempre più difficile man mano che il figlio diventa più grande.

Durante l’ultimo giorno di scuola Max decide con la complicità dei suoi amici di esibirsi in una performance clandestina durante il comizio scolastico, vestendosi dal celebre cantante Powerline al fine di fare colpo sulla ragazza di cui è innamorato, Roxanne, ma i ragazzi vengono scoperti e segnalati dal preside, che avvertirà il padre Pippo delle conseguenze che potrebbero avere i comportamenti di suo figlio se non verrà educato come si deve.

Pippo, spaventato da questa dichiarazione, decide di partire in vacanza insieme al figlio per vivere un’esperienza padre-figlio ed insegnargli a pescare, cosa che Max inizialmente non accetta perché deciso ad andare ad una festa per stare insieme a Roxanne, ma dicendole come scusa che non sarà partecipe perché andrà ad assistere al concerto di Powerline dal vivo.

 

I due partiranno con umori totalmente differenti; Pippo cercherà di tirar su di morale il figlio attraverso giochi e proponendogli di unirsi a lui a cantare le canzoni delle cassette inserite nell’autoradio, ma entrambi non riusciranno mai a capirsi totalmente fino a quando non inizieranno a dover aver bisogno l’uno dell’altro per salvarsi da Bigfoot e da altri eventi pericolosi a cui andranno incontro.

 

Dopo molte vicende e dopo essersi più volte rinfacciati ciò che a uno non piace dell’altro i due capiranno quanto davvero siano importanti l’uno per l’altro; Pippo risulta essere piuttosto invadente nella vita di suo figlio, ma lo fa solo per amore di padre e per dimostrargli il suo affetto. Max, d’altro canto, ha necessità di vivere le sue esperienze da adolescente, che spesso vede nella figura del genitore un qualcosa di soffocante e pressante, ma necessita comunque di suo padre e gli vuole bene, anche se spesso non è in grado di dimostrarglielo.

Alla fine i due si intrufoleranno davvero al concerto di Powerline duettando addirittura con il cantante e venendo mostrati in TV, cosa che renderà Roxanne orgogliosa di Max.

 

Questo cartone animato è rimasto impresso nel cuore dei millenials anche grazie alle varie canzoni che presenta, e allo stile animato molto colorato ed allegro.

In viaggio con Pippo è ricco di insegnamenti sia per i figli che per i genitori, ed aiuta a comprendere come il legame può essere spesso minacciato da incomprensioni, ma non per questo verrà spezzato.

Se non l’avete mai visto recuperatelo sulla piattaforma Disney+, passerete una serata in famiglia tanto divertente quanto commovente.