Pietro, carabiniere 50enne, muore per trombosi dopo la somministrazione di Astrazeneca

Pietro, carabiniere 50enne, muore per trombosi dopo la somministrazione di Astrazeneca

Aperta un’indagine per accertare se esista una correlazione tra l’insorgere dei trombi a livello cerebrale e l’assunzione del vaccino.


MANTOVA –  Ieri è’ stata eseguita  l’autopsia sul corpo del maresciallo Pietro Taurino, colpito lunedì scorso da trombosi cerebrale, residente a Mantova ma originario del salernitano.

La procura ha nominato tre esperti che dovranno dare una prima risposta agli interrogativi sollevati dal decesso avvenuto undici giorni dopo la vaccinazione con il siero AstraZeneca. Obiettivo dell’indagine è quello di accertare se esista una correlazione tra l’insorgere dei trombi a livello cerebrale e l’assunzione del vaccino.

Il carabiniere, che ha 50 anni, aveva ricevuto il vaccino AstraZeneca come tutti i suoi colleghi una dozzina di giorni fa. Il militare era stato ricoverato lunedì al Poma dopo che da alcuni giorni soffriva di forti mal di testa che non riusciva più a sopportare. È bastata un Tac per comprendere cosa stesse succedendo. Ma, nonostante il tempestivo intervento dei medici che l’hanno operato d’urgenza, per il maresciallo non c’è stato alcunché da fare.

L’ultimo saluto al giovane militare oggi pomeriggio.