Sedicenne napoletano si toglie la vita, il biglietto: “Mamma perdonami, in comunità non ci volevo stare”

VILLA DI BRIANO/BOSCOREALE  – “Mamma, questo è per te, perdonami. Non è colpa tua, ma te lo avevo detto che in comunità non ci volevo stare”, secondo quanto riportato da Il Mattino, queste sarebbero state le ultime parole di Vincenzo Arborea, 16 anni, scritte su un foglio di carta poco prima di togliersi la vita con la cintura di un accappatoio.

Il biglietto è stato trovato sul pavimento del bagno della comunità di recupero per minori “Cento Passi” di Villa Briano. Il giovanissimo è stato trovato senza vita ieri nella comunità in cui era stato rilegato il 27 novembre scorso dalla magistratura. Era stato accusato di rapina aggravata con altri suoi coetanei.

La permanenza in comunità sembrava essere una decisione più morbida rispetto alla condanna in carcere minorile ma Vincenzo non è mai riuscito ad accettarla: domenica era scappato per recarsi a casa dalla madre e partecipare al trigesimo della sorella, scomparsa da poco, dichiarando di non voler tornare in comunità. Sarebbe stata proprio la madre a riaccompagnarlo, non aveva voluto sentire ragioni e sperava in questo modo di fare il suo bene. È stata l’ultima volta che la donna ha visto il figlio.

La mamma del 16enne aveva da poco perso il marito e la figlia, ha dovuto occuparsi da sola di Vincenzo e di suo fratello. E ora è costretta ad affrontare un altro forte dolore. Quando lo ha riaccompagnato in comunità, dopo poche ore dalla fuga, ha cercato di fargli capire che quella sarebbe stata la sua occasione per avere una seconda opportunità, perché a 16 anni è possibile comprendere gli errori e ricominciare, ma purtroppo non è riuscita a salvarlo. Vincenzo si è impiccato con la cintura di un accappatoio poche ore dopo.