Sospesa somministrazione del vaccino AstraZeneca in Italia e Germania

Sospesa somministrazione del vaccino AstraZeneca in Italia e Germania

In un comunicato, l’Oms ha riferito che sta valutando i documenti relativi al vaccino della multinazionale anglo-svedese e che è comunque importante andare avanti con la campagna di immunizzazione


ITALIA/GERMANIA – La Germania ha annunciato la sospensione della somministrazione del vaccino AstraZeneca. Il ministro della Salute tedesco ha parlato di “scelta precauzionale” in vista di ulteriori analisi su gravi eventi avversi su persone vaccinate con l’anti-Covid della casa farmaceutica britannica. L’Italia ha preso la stessa decisione, come abbiamo scritto nell’articolo precedente in merito alla questione vaccini.

Il Governo federale tedesco, ha spiegato un portavoce del Ministero della Salute, ha agito seguendo una raccomandazione dell’Istituto federale per i vaccini Paul Ehrlich (Pei). Dopo nuove segnalazioni di casi di trombosi in persone che erano state vaccinate in Germania e in Europa, l’Istituto ritiene necessarie ulteriori indagini.

In Italia, dopo la sospensione di un lotto nei giorni scorsi, la Procura di Biella ha disposto il sequestro di un altro lotto Astrazeneca a seguito della morte di un insegnante del conservatorio nella provincia piemontese.

“Il rapporto tra benefici e rischi” per il vaccino anti-Covid di AstraZeneca ”è considerato positivo e non vediamo alcun problema nel proseguire le vaccinazioni utilizzando questo vaccino” ha ribadito Marco Cavaleri, responsabile per la strategia vaccinale dell’Ema, in audizione all’Europarlamento. “Stiamo esaminando i dati e gli eventi letali riportati per tentare di capire se ci sono cluster specifici di casi” legati “a certi tipi di patologie o allo status medico dei soggetti”, ha aggiunto Cavaleri, sottolineando che finora non vi sono evidenze che “dimostrino un rischio emergente che influenzi il rapporto benefici/rischi”.

Nessuna evidenza che casi di trombosi riscontrati nelle ultime settimane siano stati causati dal vaccino di Astrazeneca, ha riferito oggi l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), dopo che anche la Germania ha sospeso le somministrazioni del farmaco. In un comunicato, l’Oms ha riferito che sta valutando i documenti relativi al vaccino della multinazionale anglo-svedese e che è comunque importante andare avanti con la campagna di immunizzazione.

Il vaccino anti Covid sviluppato all’università di Oxford e prodotto dalla casa farmaceutica anglo-svedese AstraZeneca resta “sicuro ed efficace”, secondo i dati della somministrazione in corso nel Regno Unito, dove oltre 11 milioni di persone hanno già ricevuto questo siero (primo Paese al mondo per dimensione del suo utilizzo), ha ribadito, sollecitato dai giornalisti sul tema nel briefing di giornata, un portavoce del premier britannico Boris Johnson. Il portavoce ha poi aggiunto, sulla scia delle nuove rassicurazioni date oggi anche da autorità sanitarie britanniche e ricercatori dello stesso ateneo di Oxford, che “non vi sono evidenze” di un incremento dei casi di trombosi dopo le vaccinazioni rispetto alle statistiche ordinarie. Per questo, ha concluso la fonte di Downing Street, “noi incoraggiamo tutti coloro che hanno ricevuto l’invito a vaccinarsi” nell’ambito della campagna vaccinale in corso nel Regno Unito – giunta ormai a oltre 25 milioni di dosi totali iniettate, fra AstraZeneca e Pfizer – “a farlo” senza esitazioni.

La stessa decisione è stata presa anche per l’Italia. Questa la nota ufficiale dell’AIFA:

L’AIFA ha deciso di estendere in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’EMA, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid19 su tutto il territorio nazionale. Tale decisione è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei

Ulteriori approfondimenti sono attualmente in corso. L’AIFA, in coordinamento con EMA e gli altri
Paesi europei, valuterà congiuntamente tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della
vaccinazione

AIFA renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile,
incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto
la prima dose.