Successione e testamento, quello che bisogna sapere sul passaggio dei beni post mortem

Successione e testamento, quello che bisogna sapere sul passaggio dei beni post mortem

Quelli che sono gli eredi legittimi avranno sempre diritto a ricevere la parte loro spettante. Si tratta della cosiddetta legittimità, che è intoccabile


Quando viene a mancare una persona cara, oltre al dolore della perdita, è necessario fare i conti con la successione dei beni. La prima domanda che ci si pone solitamente è se esista o meno un testamento

Quello della correlazione tra successione e testamento è, infatti, un argomento da approfondire perché non è raro che prima della sua morte una persona lasci delle disposizioni ben specifiche in merito a quelli che sono i beni in suo possesso. 

A tal proposito è utile ricordare che la legge sulle successioni è chiara e ben definita. Quelli che sono gli eredi legittimi avranno sempre diritto a ricevere la parte loro spettante. Si tratta della cosiddetta legittimità, che è intoccabile.

Ma cosa accade agli altri beni del patrimonio del de cuius? In caso di testamento tutto ciò che non rientra in quello che spetta agli eredi può essere destinato a chi si desidera, previa espressa volontà. 

Come indicato nella guida di Affari Miei sulla successione testamentaria, una delle risorse più aggiornate in materia, il de cuius può decidere di scrivere un testamento. Si tratta di un atto unilaterale che sancisce la volontà di lasciare indicazioni su cosa sarà di un patrimonio nel post mortem. Va da sé che il testamento produce i suoi effetti solo dopo la morte di chi lo ha scritto.

Per questo motivo l’atto dovrebbe sempre essere redatto in maniera chiara e nel rispetto di quelle che sono le quote di legittima, così da non dare adito a fraintendimenti. In quest’ultimo caso, infatti, la volontà testamentaria potrebbe essere messa a dura prova poiché potrebbero insorgere dei dubbi e frizioni tra gli eredi e coloro i quali vengono nominati nel testamento. 

Sarà sempre necessario appurare se chi ha lasciato il testamento abbia operato, o meno, nei limiti di quelle che sono le quote legittime.

Se una coppia non ha figli, ma c’è il solo coniuge a quest’ultimo spetta il 50% del patrimonio, mentre la restante metà è gestibile come si preferisce tramite testamento.

Se si ha un coniuge e un figlio al primo va 1/3 del patrimonio, al secondo 1/3 e 1/3 rimane disponibile per un eventuale testamento. 

In caso di coppia con coniuge e più figli la quota legittima del coniuge è 1/4, la quota legittima dei figli 1/2 e 1/4 la quota disponibile.

Segnaliamo, infine, il caso con la sola presenza di figli: qui la quota legittima è di 2/3 mentre la quota restante è disponibile.

Alla luce di quanto detto, il de cuius potrà gestire la parte mancante come preferisce così da lasciare parte del suo patrimonio a chi desidera.