Va in carcere 22 anni dopo il reato, la moglie: “Mio marito ora è un uomo onesto”

Va in carcere 22 anni dopo il reato, la moglie: “Mio marito ora è un uomo onesto”

L’uomo è in carcere per i reati di associazione mafiosa e spaccio di droga. Le attività criminali sono state commesse nel 1999


NAPOLI –  “Mio marito ha commesso un reato 22 anni fa, ora è un uomo diverso e ha capito di aver sbagliato. Quello che ha fatto durante questi 22 anni lo dimostra ampiamente. Metterlo in cella ora significa punire una persona onesta e la sua famiglia”.

Queste le parole di Leonide Marziale, la moglie di Giuseppe Marziale, chiuso in carcere qualche mese fa per dei reati commessi nel 1999 e per i quali era stato giudicato colpevole. Deve scontare una pena di 11 anni, 11 mesi e 16 giorni di reclusione per associazione mafiosa e spaccio di droga, anche se nel frattempo ha cambiato totalmente vita.

La donna, che già aveva lanciato un video-appello affinché venisse presa in considerazione la vicenda del marito, ci tiene a mostrare tutte le lettere di assunzione che Giuseppe ha firmato in questi anni, anche i tesserini di riconoscimento che gli erano stati consegnati. Tutto per testimoniare che Giuseppe Marziale, con la criminalità, non ha più niente a che fare da decenni.
“Ha commesso degli errori quando aveva 26 anni ma poi ci siamo sposati. Lui è diventata un’altra persona, gli ho dato tre figli e durante tutti questi anni ha lavorato sempre onestamente”.
Giuseppe Marziale militava in un gruppo camorristico dei Quartieri Spagnoli di Napoli e per conto di quella camorra ha commesso dei reati per i quali è stato condannato. Da moltissimi anni non è più quell’uomo ma un marito e padre amorevole che adesso è ripiombato nel buio del quale si era già liberato molto tempo fa.