Vincenzo morto dopo la dose di AstraZeneca, eseguita l’autopsia: i primi risultati

Vincenzo morto dopo la dose di AstraZeneca, eseguita l’autopsia: i primi risultati

Il bidello morì due giorni dopo la somministrazione della prima dose del vaccino presso l’ospedale civile di Giugliano


AFRAGOLA – Eseguita l’autopsia a Vincenzo Russo. L’esame autoptico è stato eseguito sabato scorso, il collaboratore scolastico, 58 anni, è deceduto nell’ospedale convenzionato Villa dei Fiori di Acerra il 10 marzo scorso. Precisamente due giorni dopo la somministrazione della prima dose del vaccino AstraZeneca presso l’ospedale civile di Giugliano

Sulla base delle prime risultanze dell’esame, i medici legali del Secondo Policlinico di Napoli non hanno scoperto evidenze tra la somministrazione del vaccino e la morte del bidello dell’istituto Viviani, originario della vicina Afragola. A ogni modo l’indagine continua sotto la supervisione dei magistrati della procura di Nola. I medici hanno infatti disposto la prosecuzione di una serie di esami, a partire da quello istologico. La notizia, come riportato da Il Mattino, è stata data ieri dai familiari che non si arrendono e chiedono giustizia e chiarezza su quanto accaduto. Furono loro stessi, dopo il decesso di Russo, a presentare un esposto dopo la polizia aveva sequestrato la salma che è stata quindi portata all’obitorio del Secondo Policlinico di Napoli per l’autopsia. C’è comunque la sensazione di un alone di estrema cautela attorno al caso. Una cautela dettata da dubbi che devono essere fugati in tutta la loro interezza e dalla necessità di non creare allarmismi ingiustificati.

LA DICHIARAZIONE DI VINCENZO TEDESCHI

Il caso di Vincenzo Russo è stato seguito minuto per minuto dai medici del pronto soccorso di Villa dei Fiori. “Giustamente – spiega Vincenzo Tedeschi, responsabile del pronto soccorso della struttura sanitaria d’eccellenza che serve un territorio di oltre 200mila abitanti – i familiari vogliono capire. Però non si può dire nulla fino a quando l’autopsia non avrà dato il responso definitivo. Comunque in base alla mia esperienza mi sento di poter dire che qualsiasi decesso può dare luogo a stranezze, può generare cioè interrogativi. Soprattutto quando la persona deceduta non aveva patologie pregresse importanti”.

LE PATOLOGIE PREGRESSE E GLI ULTIMI ISTANTI DI VINCENZO RUSSO

Russo soffriva di problemi cardiovascolari. Tempo fa fu costretto a rivolgersi alle cure dei medici per una trombosi venosa. C’è però un dubbio da fugare: quando le condizioni del collaboratore scolastico sono improvvisamente precipitate i sanitari, come riportato da il Mattino, non hanno riscontrato infezioni nel suo corpo, nonostante i livelli dei globuli bianchi fossero schizzati a livelli estremi, fino a 38mila. “Sì – conferma Tedeschi – certamente non ci sono risultate infezioni rispetto a un livello riscontrato di globuli bianchi così elevato”. Poco prima di morire Russo non dava nemmeno segni di affanno, sintomo delle trombosi.
Secondo il racconto della moglie, il bidello della scuola Viviani di Casalnuovo si sarebbe sentito male poco dopo aver assunto, lunedì 8 marzo, nell’ospedale di Giugliano, la prima dose del vaccino Astrazeneca. L’uomo avrebbe accusato principi di svenimento e spasmi intestinali. Ma senza febbre. Russo è stato assistito dai sanitari di Villa dei Fiori minuto per minuto. I medici hanno effettuato diversi esami. Ma la situazione è improvvisamente precipitata fino all’arresto cardiaco.