Tragedia in autostrada: poliziotto interviene per i rilievi di un incidente e muore investito

Tragedia in autostrada: poliziotto interviene per i rilievi di un incidente e muore investito

Diverse pattuglie della Polstrada hanno raggiunto il luogo dell’incidente per gli accertamenti. Sul posto anche i Vigili del Fuoco e le ambulanze


UDINE – Tragedia in A23 questa mattina intorno alle 6, all’altezza della progressiva chilometrica 34, in direzione Tarvisio, tra Udine Nord e Gemona del Friuli. Un agente di Polizia,  Maurizio Tuscano, 58 anni, residente a Moggio Udinese, è morto travolto da una vettura mentre stava effettuando i rilievi di un incidente accaduto poco prima. Tuscano sarebbe andato in pensione a breve e stava per terminare il turno di notte. Originario di Moggio ma residente a Venzone, lascia moglie e un figlio di 25 anni.

Il primo tamponamento

Due vetture si sono scontrate in un tamponamento, una Fiat Panda e una Ford Fiesta, per cause in corso di accertamento. Il conducente di una delle due auto, forse sotto choc, si è allontanato dal luogo dell’incidente ed è stato trovato in un secondo momento in un’area di sosta vicina.

Il secondo incidente

Sul posto, per effettuare i rilievi, è intervenuta una pattuglia della Polizia Stradale di Amaro e, per cause da  chiarire, Tuscano è stato investito da un’altra vettura in transito. Diverse pattuglie della Polstrada hanno raggiunto il luogo dell’incidente per gli accertamenti. Sul posto anche i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Gemona del Friuli e le ambulanze. Troppo gravi, però, le ferite riportate da Tuscano che è morto sul colpo.

Il cordoglio

La notizia ha destato vasto cordoglio tra i colleghi e sindacati di categoria.

“L’ennesima giornata che funesta la Polizia di Stato si è portata via un collega della Stradale, l’ennesimo, travolto e ucciso a due anni dalla pensione mentre effettuava i rilievi per un incidente, stavolta in provincia di Udine – afferma Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato – . Mentre il nostro pensiero corre a sua moglie e a suo figlio, a cui esprimiamo tutta la nostra vicinanza, assieme al dolore monta anche la rabbia. Sono tanti, troppi i nostri morti sul lavoro, la maggior parte appartenenti proprio alla gloriosa Polizia stradale che continua a versare costantemente un tributo di sangue altissimo alla sicurezza dei cittadini nell’insopportabile silenzio generale. E nessuno si chiede come mai. Sono morti dovute a un senso del dovere che inghiotte uno dopo l’altro donne e uomini che portano una divisa e che, non per questo, devono essere date per scontate. Tutt’altro. È indegno continuare a morire così, mentre la Stradale non è stata interessata da alcun investimento serio, soffre di una cronica carenza di uomini, necessita di formazione ancora più costante, nonché di incentivi per non abbandonare la specialità. Per i rilievi devono obbligatoriamente andare sul posto due pattuglie, una delle quali deve appunto occuparsi della sicurezza degli altri colleghi. Bisogna fare di più, questa è un’ecatombe”.

“Sarebbe andato in pensione fra due anni – racconta Cinzia D’Orlando, segretario provinciale Fsp Udine -, era un poliziotto molto esperto e faceva questo da sempre, anche se prima lavorava in un ufficio che si occupava della viabilità ordinaria, prima che lo chiudessero a causa dei tagli. Proprio la sua esperienza lo portava a temere l’autostrada, che per noi è un inferno, specialmente in quel tratto della A23 in cui non è previsto alcun ausilio per i mezzi della polizia che intervengono. Ma questo non è il solo problema. Se da circa 10 anni a questa parte in molti uffici non sono stati più rimpiazzati i pensionati, ma solo i trasferiti, quale può mai essere il risultato? Quello, come altri distaccamenti, ha pochi uomini. Di fronte alla pochezza dei numeri, e con tante richieste di intervento da soddisfare, ciò che passa sempre in secondo piano è la sicurezza del personale di polizia”.

“Nonostante il tempestivo intervento dei sanitari, il nostro collega Maurizio Tuscano non ce l’ha fatta – scrive il Sap nazionale -. Era intervenuto dopo lo scontro tra due automobili e durante le operazioni di rilievo, lungo l’autostrada A23 all’altezza del comune di Colloredo di Monte Albano (UD), era stato investito da un’auto in transito. Ci lascia un valido collega, un uomo molto apprezzato da tutti. Il SAP si unisce al dolore dei familiare ed esprime sentimenti di vicinanza e profondo cordoglio.”.

FONTE: ILFRIULI.IT