Finte vaccinazioni ai No vax, come funzionava il sistema Di Girolamo-Cirillo: sono 39 gli indagati

Finte vaccinazioni ai No vax, come funzionava il sistema Di Girolamo-Cirillo: sono 39 gli indagati

Il direttore generale dell’ASL Napoli 1 Verdoliva lancia l’allarme: “C’è il concreto rischio che in giro ci siano molte persone che risultano vaccinate senza esserlo”


Bastava pagare 150 euro e il vaccino contro il Covid 19, invece di essere iniettato nei braccio, finiva nel batuffolo di ovatta appoggiato sulla spalla. Con questo sistema, decine di No Vax, compresi insegnanti, sanitari e dipendenti del ministero dell’Interno, obbligati dalla legge a sottoporsi all’immunizzazione, hanno ottenuto il Green Pass senza vaccinarsi.

In tutto sono 39 gli indagati

E’ quanto contenuto in un’ordinanza di custodia cautelare in carcere – con divieto di espatrio – nei confronti di due persone, Si tratta di Rosario Cirillo, 55enne operatore socio sanitario di Frattamaggiore, e Giuliano Di Girolamo, 40enne infermiere di Giugliano ma residente a Mugnano (difeso dall’avv. Marco Sepe), entrambi in servizio presso l’Asl Napoli 1 Centro e distaccati per la pandemia all’hub vaccinale della Fagianeria al Bosco di Capodimonte. Il giudice ha rigettato la misura cautelare per Diego Mele, 42enne di Pianura, che resta indagato a piede libero. Gli indagati sono in tutto 39, compresi falsi vaccinati e colleghi dei due arrestati. Le accuse sono di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, peculato e falso in atto pubblico.

Nelle 175 pagine dell’ordinanza c’è descritto tutto il “sistema” che Di Girolamo e Cirillo avevano messo in piedi. Dal reclutare i “no vax” interessati ad ottenere il Green Pass al pagamento della somma di 150 euro . L’infermiere e l’oss si erano divisi i compiti: il primo simulava l’inoculazione del siero anti Covid-19, l’oss reclutava gli interessati previa consegna di denaro per ciascuna vaccinazione che spesso avveniva proprio fuori l’Hub Vaccinale. Grazie alla falsa attestazione di avvenuta somministrazione, i pazienti ottenevano il Green pass senza averne titolo. I comportamenti illeciti sarebbero stato consumati tra il 7 novembre scorso e il 10 gennaio di quest’anno.

Chi sono i No Vax senza scrupoli

Tra i beneficiari insegnanti, personale scolastico, professionisti, assistenti tecnico-amministrativi e anche qualche dipendente ministeriale ai quali i certificati verdi sono stati revocati. Tra questi anche un’intera famiglia, genitori e figli che dopo la finta vaccinazione si sono, però, tutti contagiati. Nell’elenco c’è uno spaccato di un mondo No Vax che, come rileva il giudice, appare mosso dalla «spregevole volontà di eludere, artificiosamente, il dovere giuridico e, in alcuni casi, quello civico» di vaccinarsi contro il Covid-19: c’è il professore di Benevento che dopo il falso vaccino si mette pure in malattia per non andare a scuola e poi fissa l’appuntamento anche per una collega. Il giovane imprenditore che si presenta all’appuntamento all’hub di Capodimonte con la fidanzata a bordo di una Maserati. L’imprenditore che si porta tutta la famiglia: la moglie, i due figli uno dei quali minorenne, il fratello e la cognata. Il dipendente del ministero dell’Interno che, insospettito dalla presenza di una persona (infatti si tratta vadi un carabiniere in borghese impegnato nelle indagini) si spaccia per poliziotto, senza ovviamente mostrare il tesserino. L’operatrice della cooperativa sociale Gesco impegnata nell’assistenza ai disabili che riceve 150 euro per indirizzare pazienti a Cirillo. Per fortuna c’è pure chi dice no. Non solo la coppia di anziani che, all’ultimo momento, gira i tacchi e non si presenta all’appuntamento.

La scoperta della truffa

La truffa dei due sanitari viene scoperta grazie al personale dell’Asl 1 che si accorge dell’imbroglio: il primo è un medico che, il 27 novembre si insospettisce durante la seduta vaccinale di Di Girolamo e segnala le “criticità” a una dirigente che immediatamente trasmette la nota al manager, Ciro Verdoliva, il quale il 29 novembre denuncia tutto al Nas. Il direttore generale Verdoliva lancia però l’allarme: “C’è il concreto rischio che in giro ci siano molte persone che risultano vaccinate senza esserlo e possano così esporre altri al rischio del contagio”.