Perseguitata e picchiata da chi è ancora libero di farle del male. “Chiedo aiuto. Non voglio essere l’ennesima donna uccisa”

Perseguitata e picchiata da chi è ancora libero di farle del male. “Chiedo aiuto. Non voglio essere l’ennesima donna uccisa”

Circa 30 denunce e nessun provvedimento nei confronti di un uomo che le ha reso la vita un inferno facendole perdere anche il lavoro

@Armando Di Nardo

GIUGLIANO – Una storia come tante. Purtroppo. Una storia di violenza e prevaricazione sulle donne. “Anna” (nome di fantasia), 47enne di Giugliano, si è rivolta alla nostra redazione per fare emergere quanto le sta accadendo. Per rivelare le violenze di un uomo, di 78 anni, di cui non ha mai accettato le avances e che ha denunciato circa 30 volte in 3 anni.

Libero di farle ancora del male

Nonostante le denunce, l’uomo non ha mai subito alcun provvedimento restrittivo. Il 78enne, è stato colto anche in flagranza di reato, ma quando è uscito dalla caserma dei carabinieri ha sfidato la vittima e lo Stato, ed è tornato sotto casa di chi per lui è diventata ormai una ossessione. E’ ancora libero e indisturbato, nonostante sia a processo per stalking e lesioni. Anna si dice esasperata e sconfitta, davanti alla magistratura che non interviene: “Devo essere io l’ennesima vittima di femminicidio?”, si chiede. “Cosa deve fare più quest’uomo per essere messo in condizione di non potermi fare più del male?”

La decisione di rendere pubbliche le violenze

Davanti alle nostre telecamere, Anna, che non si svela in viso solo per tutelare due figli minori, ripercorre 3 anni di vita rovinata. Parliamo di una storia assurda: di soprusi denunciati decine di volte, di referti dell’ospedale che testimoniano le aggressioni, di violenze psicologiche ai danni non solo di Anna ma anche di chiunque le sia vicino. Anna, per l’ossessione di quest’uomo di 78 anni – come raccontato nell’intervista – ha perso anche il lavoro.

In un periodo in cui i femminicidi sono all’ordine del giorno e si invita quotidianamente le donne a denunciare le violenze, non è possibile non prendere provvedimenti nei confronti di quest’uomo. E la sua età non può e non deve garantirgli una eccezione.

Oggi, la 47enne è decisa a rivelare a tutti ciò che le sta accadendo. Anche grazie al supporto legale di un avvocato – a cui si è rivolta di recente tramite la nostra redazione – che la sta supportando ed affiancando in questa battaglia quotidiana che è costretta a condurre.

CLICCA QUI E GUARDA L’INTERVISTA AD ANNA