Assurdo a Napoli, anziano segregato in casa e costretto a letto tra gli escrementi

Assurdo a Napoli, anziano segregato in casa e costretto a letto tra gli escrementi

Soltanto il blitz dei Carabinieri hanno salvato il sessantenne dalle “grinfie” della donna


NAPOLI – Assurdo quanto accaduto a Napoli, in una abitazione di via Quagliariello, nella zona ospedale di Napoli dove è stato trovato un uomo di 60 anni che da almeno 28 mesi, era costretto in un letto a casa della sorella. L’abitazione era in uno stato indicibile, ricoperta da escrementi sul pavimento, piena di gatti anch’essi prigionieri, priva di qualsiasi igiene. L’uomo era in uno stato di prostrazione e confusione, ormai incapace anche di muoversi da solo, perché i lunghi mesi nel letto ne avevano bloccato i movimenti.

Secondo il racconto della donna, 73 anni, la vicenda risale al gennaio del 2021 quando il fratello, quindici anni più giovane, la chiamò informandola di aver avuto un malore e lei decise di portarlo nella sua casa per prendersene cura. Quella «cura», secondo quanto riporta Il Mattino, si è trasformata in una lenta e inesorabile prigionia con il sessantenne costretto nel letto dalla sorella maggiore che evidentemente esercitava una potente autorità, tanto da convincerlo a non muoversi più. Nessun segno di violenza né di costrizione, a una prima analisi, sul corpo dell’uomo: restava dentro al letto solo per rispettare i dettami della sorella che aveva deciso di curare un’inesistente malattia.

Soltanto il blitz dei Carabinieri, dopo una segnalazione da parte di un assessore comunale, hanno salvato il sessantenne dalle “grinfie” della donna.

FOTO DI REPERTORIO