Con la cessione di Koulibaly, De Laurentiis è rimasto solo. Nessuno crede più nel progetto Napoli

Con la cessione di Koulibaly, De Laurentiis è rimasto solo. Nessuno crede più nel progetto Napoli

Una piazza già delusa ora fa fatica a pensare agli azzurri competitivi per l’alta classifica


Ora non c’è davvero più nessuno che non nutra dubbi sulla politica societaria di Aurelio De Laurentiis. Dopo la notizia dell’imminente cessione di Kalidou Koulibaly al Chelsea, i tifosi del Napoli sono piombati in un vero e proprio baratro. Una delusione forse irrecuperabile, visti i precedenti.

Ad oggi è difficile dare torto ai supporters partenopei. La politica societaria di attesa sui rinnovi attuata da De Laurentiis ha prodotto la perdita di Insigne, Mertens e Ospina a parametro 0 (oltre Ghoulam), il rifiuto di rinnovare di Fabìan Ruiz e l’imminente cessione di Koulibaly.

Si fa fatica a pensare che gli azzurri possano essere competitivi per l’alta classifica, nonostante i proclami della famiglia De Laurentiis. Il presidente azzurro, in occasione della presentazione del ritiro di Dimaro aveva osato dichiarare – davanti ad uno Spalletti che appariva perplesso – che “…avrebbe fatto di tutto per portare lo scudetto a Napoli”. 

Ad horas ci sembra una utopia. Anche alla luce de nomi che si fanno per sostituire i partenti. E’ arrivato Kvaratskhelia al posto di Insigne, che se pur un giovane di belle speranze, di certo non potrà garantire da subito l’apporto dell’ex capitano azzurro finito a Toronto. Per sostituire il komandante azzurro prossimo al Chelsea, invece, i nomi sono quelli del coreano Kim, di Acerbi e di Senesi del Feyenoord. Resta la suggestione Dybala che potrebbe essere il solo colpo per sollevare il morale di un ambiente a dir poco depresso. Ma ad oggi non c’è nulla di concreto.

E allora, cari tifosi azzurri, armiamoci di pazienza ed ai posteri l’ardua sentenza.