Inflazione, la soluzione dal governo: azzerare Iva su pane e pasta per sostenere redditi più bassi

Inflazione, la soluzione dal governo: azzerare Iva su pane e pasta per sostenere redditi più bassi

L’ipotesi su cui lavora il Tesoro viene rivendicata da molti. Borghi (Lega): “Far cadere i governi fa miracoli”


NAZIONALE – Una soluzione immediata per sostenere i redditi più bassi e ‘raffreddare’ l’effetto del continuo rialzo dei prezzi: azzerare l’Iva su pane e pasta e abbassarla dal 10 al 5% su carne e pesce. E’ l’ipotesi su cui sta lavorando il governo Draghi, dimissionario e in carica per gli affari correnti ma impegnato con il nuovo decreto Aiuti a fronteggiare l’emergenza legata agli effetti dell’inflazione.

Il piano, già predisposto dal Mef, prevede uno stanziamento di 4 mld di euro, utilizzando parte dei 10 miliardi ipotizzati per il provvedimento complessivo, in gran parte coperti dagli 8,5 che arrivano dall’assestamento di bilancio. L’idea è semplice. Utilizzare l’extragettito dell’Iva, dovuto all’aumento dei prezzi, per restituire parte del potere d’acquisto eroso. Si tratta di una misura che potrebbe essere alternativa alla proroga del bonus da 200 euro e che si sommerebbe al taglio delle accise su benzina e gasolio, già prorogato al 21 agosto.

Con la campagna elettorale appena partita, è iniziata anche la corsa a intestarsi la paternità di una misura popolare. “Azzerare l’Iva sui generi alimentari di prima necessità come pane, pasta, latte, frutta e verdura e far scendere dal 10 al 5 per cento quella su prodotti come carne e pesce significa salvaguardare il potere di acquisto soprattutto di chi ha redditi più bassi e dunque risente in modo più evidente dei rincari del carrello della spesa. Si tratta di una misura che aiuta in modo concreto le famiglie, soprattutto quelle meno abbienti che sono più penalizzate dagli effetti dell’inflazione”, hanno scritto in una nota congiunta il sottosegretario all’Economia Federico Freni (indicato da Salvini in sostituzione del leghista Durigon) e il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio (Lega). E hanno anche aggiunto che è “una risposta immediata a tanti italiani in difficoltà che riteniamo più efficace della riconferma del bonus di 200 euro”.