Partita di calcetto finisce nel sangue, 13enne in ospedale: i dettagli della lite

Partita di calcetto finisce nel sangue, 13enne in ospedale: i dettagli della lite

Gli animi si surriscaldano al punto che tra gli spettatori, anche loro in gran parte giovanissimi, c’è chi decide di scendere in campo


NAPOLI – Nella notte di ieri i carabinieri della compagnia centro sono intervenuti presso il pronto soccorso dell’Ospedale Vecchio Pellegrini. Un 13enne si è presentato con una ferita da arma da taglio nella regione pubica. Secondo una ricostruzione sommaria ancora da verificare, il giovane era in Via Acton, spettatore di una partita di calcetto tra coetanei. Sul campo sarebbe scoppiata una lite che avrebbe coinvolto anche il 13enne, poi colpito da uno sconosciuto. Nel pomeriggio di ieri è stato convalidato il fermo di un 16enne, il giovane è stato portato nel carcere minorile di Nisida.

I FATTI  

Nella zona del Molosiglio si sono date appuntamento due squadre di ragazzi, appena adolescenti, per una partita di calcio. Due formazioni, una proveniente dai Quartieri Spagnoli, l’altra dalla zona della Torretta che contavano cinque o sei giocatori per parte. I primi calci al pallone su un terreno che, da anni, non vede l’ombra di manutenzione ma che, nonostante questo, è uno degli anfiteatri preferiti da chi, soprattutto nelle sere estive, da vita a partitelle ad alto contenuto agonistico. Ed è forse un eccesso di agonismo che ha trasformato l’incontro in uno scontro. Una lite in campo, forse causata da un intervento di gioco troppo duro, si trasforma in una rissa. I giocatori avversari, non è chiaro quanti, vengono alle mani. Gli animi si surriscaldano al punto che tra gli spettatori, anche loro in gran parte giovanissimi, c’è chi decide di scendere in campo. Tra di loro c’è anche un tredicenne.

IL RACCONTO DEI TESTIMONI

La lite, secondo il racconto di alcuni testimoni si trasforma presto in un corpo a corpo ed è a questo punto che spunta una lama. Qualcuno, che non è stato possibile ancora identificare, mette mano a un coltello, forse un serramanico, e, nel parapiglia, sferra un fendente al ragazzino, ferendolo nella regione pubica. Quindi la corsa all’ospedale Vecchio Pellegrini dove i medici, dopo le cure del caso e accertato la non gravità della ferita, lo hanno riaffidato ai genitori con una prognosi di otto giorni. Nel frattempo, allertati dal personale medico, sono arrivati sul posto i carabinieri della compagnia Napoli Centro che hanno raccolto il racconto della vittima. Immediatamente, i militari, si sono messi al lavoro nel tentativo di arrivare a scoprire l’identità dell’accoltellatore. Un compito che, però, si presenta non facile, dato che il tredicenne, ha riferito non solo di non conoscere il suo aggressore ma anche di essere stato colpito nel corso della violenta rissa.