Rave party a Modena, gli occupanti cominciano ad andarsene: l’edificio è pericolante

Rave party a Modena, gli occupanti cominciano ad andarsene: l’edificio è pericolante

Le forze dell’ordine in tenuta antisommossa si sono avvicinate all’edificio senza entrare all’interno


MODENA – Iniziati i servizi per la messa in sicurezza dell’area di Modena Nord interessata dal rave, che ha visto l’afflusso di giovani da diverse regioni e dall’estero.

Secondo quanto si apprende dalla Questura di Modena le attività in corso daranno esecuzione al sequestro preventivo dell’immobile adottato di iniziativa e in via di urgenza, per motivi di sicurezza strutturale legati allo stato dei luoghi, dichiarati dal proprietario della struttura e certificati in ultimo da sopraluogo tecnico.

Molti partecipanti stanno lasciando l’edificio e si sono riversati in autostrada con i loro mezzi. Le forze dell’ordine in tenuta antisommossa si sono avvicinate all’edificio senza entrare all’interno mentre un funzionario ha detto al megafono: “Non siamo qui per voi e non entreremo, l’edificio è sotto sequestro perché pericolante, dovete andarvene”. Dopo un primo momento di tensioni, ma senza scontri, i partecipanti al party hanno iniziato a lasciare l’edificio. Dentro stanno smontando le casse.

Sono circa 600 le persone per ora identificate dalle forze dell’ordine per il rave party di Modena. Il dispositivo per eseguire il sequestro, approntato all’esito del Comitato Provinciale Ordine e sicurezza pubblica svolto ieri in Prefettura e del successivo Tavolo tecnico svolto in Questura alla presenza di tutti gli Uffici, Comandi ed enti interessati, vede il dispiegamento di forza pubblica, enti del soccorso sanitario e tecnico. Proseguono sul perimetro e sulle vie di deflusso le attività di identificazione dei raver e di controllo dei relativi mezzi, con il concorso di pattuglie territoriali dislocate a medio raggio, di più unità cinofile antidroga e della Polizia stradale.

Dopo le navi umanitarie, arriva la stretta del Governo di centrodestra anche sui rave party. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, porterà; domani in Consiglio dei ministri una prima bozza di provvedimento “per dare nuovi e più efficaci strumenti di prevenzione e intervento”. Si punta alla confisca di camion, furgoni, amplificatori ed altre apparecchiature musicali usate dagli organizzatori dei raduni, a carico dei quali scatterebbe anche l’obbligo del ripristino dei luoghi danneggiati. L’accelerazione della misura – da decidere se sarà; un decreto – dopo il rave di Modena che ha spinto subito il titolare del Viminale a disporre “ogni iniziativa” per interromperlo e liberare l’area. Critiche dal Pd, che invita a non “dare fuoco alle polveri salviniane o accendere ulteriori micce col risultato finale di ricorrere a manganelli, maniere forti inutili e dannose”.