Napoli, ennesima aggressione al 118: arriva la Polizia ed evita il peggio

Napoli, ennesima aggressione al 118: arriva la Polizia ed evita il peggio

“Io ti apro la testa e ti lascio a terra, tanto non ho paura di farmi 30 anni di galera!”


NAPOLI – Ennesima aggressione al personale sanitario del 118 di Napoli. Anche questa volta, come tante altre, c’è stato bisogno dell’intervento della Polizia di Stato per togliere i medici dalle grinfie dei malintenzionati.
Erano le 20:54 di ieri quando la postazione 118 Aeroporto viene allertata per Arresto Cardiocircolatorio presso Il Borgo di Sant’Antonio a Napoli. Gli uomini sono arrivati sul posto alle 21:02, dopo 8 minuti.
Da subito l’equipaggio è stato investito da una moltitudine di urla ,minacce ed insulti, alcune tra le classiche:
Ci avete messo un ora!
– Se papà muore voi non uscite da qui!
Ma l’apice si è toccato quando una signora afferma: “Già avete ucciso mia sorella” evidentemente riferendosi ad un precedente intervento del 118.
Nel trambusto, secondo quanto riportato dall’Associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”, esce il figlio del signore che rivolgendosi al medico esclama: “Io ti apro la testa e ti lascio a terra, tanto non ho paura di farmi 30 anni di galera!”
Dopo tale frase inizia a filmare con lo smartphone tutte le fasi del soccorso e pubblica il video integrale sui social media!
Intanto l’equipaggio procede con le manovre di rianimazione cardiopolmonare, ma purtroppo per l’uomo non c’è nulla da fare (ASISTOLIA)
Una donna presente ha cercato persino di aggredire l’infermiera che è riuscita a fuggire fuori l’appartamento. Dopo poco giunge la polizia, chiamata dall’autista soccorritore il quale era riuscito ad allontanarsi, alla vista delle divise blu i parenti esclamano : “C’era bisogno di chiamare la polizia?”