Ripetete insieme a me: “Era solo un’amichevole”

Ripetete insieme a me: “Era solo un’amichevole”

Il Napoli gioca male e perde, ma l’unica cosa certa è che non abbiamo perso la partita della vita, ma semplicemente un’amichevole.


È domenica mattina. Scendi, vai al bar e ti accomodi tranquillamente al tavolo in attesa che il cameriere ti serva una splendida colazione. Nell’attesa prendi il cellulare e fai il solito giro mattutino sui vari social.

E di colpo tutto sembra assumere un accezione negativa. Il cornetto tanto atteso, il sole caldo sulla pelle, tutto sembra non aver lo stesso sapore. Il Napoli ha perso una partita decisiva per il proseguo del campionato e nulla è più come prima.

Eh si, proprio così. A leggere i commenti di tanti tifosi sembra che gli azzurri siano piombati in una crisi assurda e che una banale sconfitta, durante un’insolita preparazione invernale, contro il Villareal, sia una catastrofe calcistica.

Kvaratskhelia non è più quello di prima”, “Di Lorenzo lo salterei anche io che ho cinquant’anni”, “Lobotka è ingrassato”, e chi più ne ha più ne metta.

Sicuramente il Napoli visto ieri sera al Maradona sembrava lontano parente di quello ammirato nei primi quattro mesi di stagione. Ma, quando i carichi di lavoro sono pesanti, quando mancano comunque cinque ‘titolari’ e quando di fronte hai una squadra più avanti di te nella preparazione, può anche succedere che si perda.

Il tifoso napoletano, fortunatamente sempre in minoranza, ha una capacità distruttiva assurda. Pronti a sfogare le proprie frustrazioni al primo intoppo. Siamo a metà dicembre, mancano ormai diciotto giorni alla ripresa del campionato e non oso nemmeno immaginare cosa possa accadere in caso di una partita andata male.

Ma visto che il futuro nessuno lo prevede l’unica cosa certa è che ieri non abbiamo perso la partita che decideva una stagione, ma semplicemente un’amichevole.

Si è proprio così. Ripetete insieme a me:  “Era solo un’amichevole”. E ora, godetevi la domenica.