Subito Inter-Napoli: perché è un bene (e un male) incontrare subito una big

Subito Inter-Napoli: perché è un bene (e un male) incontrare subito una big

Le quote dei bookmakers per gli azzurri sono in calo


Il +8 che ha il Napoli sulla seconda, che è il Milan, garantisce un margine di quasi tre partite. Certo, è un ottimo cuscinetto ma non bisogna cullarsi sugli allori. Certo, il Napoli da quando De Laurentiis è il presidente, non si è mai trovato in una situazione così ottimale in termini di Scudetto. Ma il cammino è ancora lungo.

Anche se, ormai, neppure i bookmakers credono a un Napoli che possa perdere la vetta. Tanto è vero che la quota degli azzurri campioni è crollata drasticamente, secondo tutte le linee guida al funzionamento di bet365 in cui, ovviamente, appena la situazione diventa favorevole, le quote crollano.

C’è un però in tutto questo: il Napoli sembra imbattibile, gli scommettitori credono molto in Osimhen e compagni ma la prima sfida del 2023, alla ripresa della serie A dopo il Mondiale è contro l’Inter di Simone Inzaghi. Si gioca al Giuseppe Meazza, mercoledì 4 gennaio alle 20.45.

È un bene o un male partire subito con una big? Vediamolo insieme.

Iniziare con una big tiene alta l’attenzione

Potrebbe essere un bene perché partire con una big tiene alta l’attenzione. I detrattori del Napoli, infatti, pensano che con la sosta si sia rotta la magia e il fatto che siano pochi i calciatori andati al Mondiale avrebbe reso tutto ancora più complicato: i calciatori sono prima di tutto persone e non possono staccare/riattaccare la concentrazione come una presa di corrente.

Ecco, cominciare subito con una big fa sì che si possa subito partire mentalmente concentrati perché queste sono gare che non hanno bisogno di alcuna motivazione. Si tratta, quindi, semplicemente di scendere in campo come si è sempre fatto fino a ora.

Se il calendario fosse cominciato con una piccola, ci sarebbe potuto essere il calo di concentrazione rischiando di partire con un pareggio o una sconfitta. E, in quel caso, sicuramente partirebbero i processi.

E se la prima dovesse andare male?

Fino a ora abbiamo analizzato perché è un bene partire subito con l’Inter. Ma, comunque, c’è anche il rovescio della medaglia. Senza falsa ipocrisia, un conto è partire con l’Inter e un altro, ad esempio, con il Verona. Va da sé che l’Inter, soprattutto in casa, potrebbe perfino strappare la vittoria agli azzurri.

Uno scenario che aprirebbe la strada a tutti i detrattori perché sì che in quel caso si romperebbe la ‘magia’ e le conseguenze potrebbero essere disastrose. Quando si ha il vento in poppa, infatti, tutto va quasi per inerzia ma quando davvero un attimo affinché tutto si rompa.

In ogni caso, però, queste sono solo congettura. Sarà il campo, da gennaio in poi, a dire chi avrà ragione tra chi sostiene che nulla potrà fermare questo Napoli e chi, invece, ritiene che essendo in ‘over-performing’, dopo la sosta potrà avere i classici problemi che ha una squadra che va oltre i propri limiti. Ma siamo davvero sicuri che il Napoli stia andando oltre i suoi limiti e non sia questa la sua dimensione?