SERIE C – Turris, sconfitta e contestazione

SERIE C – Turris, sconfitta e contestazione

La Turris case in casa contro il Foggia scatenando l’ira del tifosi. In bilico la posizione del tecnico Di Michele.


Arriva la seconda sconfitta casalinga consecutiva per la Turris che ormai sembra aver perso la bussola che bene l’aveva giudata nelle stagioni passate.

È una squadra contratta, priva di idee e fantasia quella che nel primo tempo al Liguori affronta un Foggia ben messo in campo da mister Gallo.

Le sortite offensive dei corallini sono affidate ai lanci lunghi per Longo e Maniero, con quest’ultimo che colpisce una traversa al 30esimo.

Il Foggia parte male, poi l’ingresso dei propri tifosi con annesso lancio di petardi, con risposta dei tifosi di casa, sveglia la squadra pugliese che diventa padrona del campo e trova il gol del vantaggio grazie a Garattoni, in posizione dubbia, bravo ad approfittare di una dormita della difesa campana. La Turris prova a reagire subito: altra uscita a vuoto di Nobile su sviluppi di un corner, con Costa che salva sulla linea.

Nella ripresa la Turris entra in campo con un atteggiamento diverso e dopo appena cinque minuti trova il gol del pareggio con Riccardo Maniero. La partita si spegne, mana riaccenderla ci pensa Di Noia che in mischia riporta in vantaggio il Foggia.

Dal 71esimo in poi è Di Michele show. Il tecnico dei corallini toglie dal campo Santaniello, inserito sedici minuti prima, scatenato l’ira del pubblico. Poi l’inserimento successivo dell’esterno Di Franco certifica lo stato di confusione del tecnico.

La Turris non si rende più pericolosa e la partita scivola via tra le proteste e la contestazione dei tifosi corallini verso giocatori e dirigenza.

Il giocattolo, ben costruito dal presidente Colantonio, sembra essersi definitivamente rotto. La piazza è in subbuglio, la squadra sembra smarrita e in molti, ormai, sembrano più aver voglia di cambiare aria che risollevare le sorti della Turris.