Marano, isolato in un’altra aula perché iperattivo. La richiesta d’aiuto della famiglia

Marano, isolato in un’altra aula perché iperattivo. La richiesta d’aiuto della famiglia

Per il bambino, di circa nove anni, è previsto il protocollo BES – Bisogni Educativi Specifici


MARANO – Isolato dal resto della classe per una settimana, tenuto in una differente aula dove passa la giornata in compagnia di un docente. Questa la decisione presa per un bambino di quasi nove anni che chiameremo Antonio, nome di fantasia, alunno dell’istituto comprensivo Amanzio Ranucci Alfieri, dove frequenta la quarta elementare. Ad Antonio è stato diagnosticato un disturbo ADHD (deficit di attenzione/iperattività) e, come prescritto dalla neuropsichiatra del Santobono che lo segue, rientra nel protocollo dei Bisogni Educativi Specifici, BES.

La famiglia ha contattato la nostra redazione raccontando di alcuni episodi in cui Antonio avrebbe manifestato comportamenti disfunzionali, per altro prontamente rientrati. Il protocollo prevede un allontanamento solo momentaneo dall’aula al manifestarsi dell’iperattività, cosa invece disattesa dalle decisioni prese nei suoi confronti.

Inoltre, incontra periodicamente un terapeuta cognitivo-comportamentale e vive con serenità e con profitto tutte le esperienze extrascolastiche quali gli scout, il calcetto ed il catechismo. D’altra parte, per lui l’equipe medica dell’ASL non ha previsto la presenza di un insegnante di sostegno ma solo l’applicazione del protocollo BES.

I genitori ci parlano con dolore e viva preoccupazione di un bambino che invece vive male la scuola, che piange perché non vuole andarci. Si dicono da sempre collaborativi con quanto proposto dall’istituto, nonostante alcune decisioni siano state per loro poco condivisibili come il cambio di sezione e l’uscita ad orari anticipati, ma non accettano la decisione di isolarlo, una misura tutt’altro che inclusiva. E chiedono che venga prontamente rivista, permettendo ad Antonio di poter vivere la socialità della classe ed i rapporti interpersonali con i suoi compagni.

La nostra redazione ha deciso di raccogliere questo appello, tutelando comunque la privacy del minore e della sua famiglia e restando a disposizione dell’autorità scolastica per il legittimo diritto di replica. Con l’auspicio che si possa presto addivenire ad una conclusione positiva della vicenda.

FOTO DI REPERTORIO