Napoli e il sogno della coppa dalle grandi orecchie

Napoli e il sogno della coppa dalle grandi orecchie

Gli ottavi di Champions si accendono anche per il Napoli a Francoforte, il primo dei due match contro la squadra tedesca


Deutsche Bank Park di Francoforte, alle 21 il Napoli affronterà la squadra di casa, l’Eintracht di Francoforte per il match di andata di Champions League, contro i vincitori della scorsa edizione dell’Europa Leauge. Intanto, cresce l’allarme per l’ordine pubblico. Gli ultrà tedeschi sono gemellati con quelli dell’Atalanta, nemici giurati della tifoseria azzurra. La polizia locale è in stato d’allerta e non potrà andare in scena il previsto spettacolo pirotecnico allo stadio. Gli azzurri vogliono imporsi subito su un campo non facile, infatti in queste notti magiche d’Europa, siano esse di Champions League, Europa League o Conference League, il coefficiente sale e gli schemi saltano facilmente. La squadra azzurra per il gioco espresso in Serie A e ai gironi di Champions, può francamente annichilire gli avversari se scenderà come sempre in campo con grinta e cinismo. L’Eintracht Francoforte ha disputato in 2 competizioni calcistiche diverse per un totale di 3 partite, il Napoli, ottenendo 3 vittorie. In totale 4 gol fatti e 1 gol subito. La storia può essere riscritta, partendo proprio da stasera, i partenopei ai gironi hanno vinto 5 partite su 6 e ne hanno persa soltanto 1, totalizzando 20 gol e subendone solo 6; l’Eintracht invece, ne ha vinte 3, perse 2 e pareggiate 1, 7 gol fatti e 8 subiti. A sfidare Osimhen e Kvaratskhelia sarà Kolo Muani, da poco 24 anni e con uno score personale di 15 gol e 14 assist in 30 partite ufficiali tra tutte le competizioni in cui partecipa l’Eintracht. Le probabili formazioni della serata sono per il Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Lozano, Osimhen, Kvaratskhelia. Mentre l’Eintracht (3-4-2-1) schiera: Trapp; Tuta, Hasebe, N’Dicka; Buta, Sow, Kamada, Max; Lindstrom, Gotze; Kolo Muani. La conferenza stampa è stata molto fitta e ricca di protagonisti, dal presidente Aurelio De Laurentiis al capitano, Giovanni di Lorenzo. Il patron azzurro ha dichiarato: “Mi meraviglio che tutti quanti si stiano eccitando per un Napoli che, dal mio punto di vista, è sempre stato estremamente competitivo. Non voglio dire il più forte ma estremamente competitivo. E, soprattutto, concludo, il più onesto. E’ molto più importante vincere la Champions perché la Champions ti dà una immagine importante. Napoli città batte qualunque altra città dal punto di vista dell’immagine. Il tifoso ha sempre ragione, il tifoso deve diffidare, perché non sa. Gioca un calcio virtuale, scommette. E’ giusto che dica la qualunque. Noi che siamo dentro sappiamo come funziona, tant’è che io nella ormai lontanissima conferenza stampa del 30 maggio dissi che avremmo lottato per lo Scudetto. Il mister non fece una bella faccia? I mister sono bravi tutti quanti, hanno un ruolo quello di allenare e noi abbiamo un mister che sa allenare. Sono tutti concentrati partita dopo partita, non sono attenti ad altre cose. Per questo Napoli non ci sono segreti. Il segreto è voler giocare divertendosi. Questo è un gioco”. Poi un piccolo spunto su Kvicha: “Noi un calciatore lo avevamo già centrato e qui c’è il nostro direttore sportivo (Giuntoli). Si tratta di Kvaratskhelia, che potevamo prendere tre anni prima, quando aveva 18 anni, a 30 milioni. Poi dopo aver perso 200 milioni per il Covid e non era il caso di spendere quella cifra. Poi lo abbiamo preso a 10 milioni”. Spalletti invece è intervenuto sul collega Glasner e sul suo Napoli:“Metto nel piattino i biscotti per le renne. I regali sono tutti lì da scartare, vediamo se saremo capaci di prenderli. Conosco bene che uomini sono i miei calciatori. Mi aspetto che sappiano interpretare bene la partita. I tedeschi hanno più esperienza di noi sulle sfide da dentro o fuori. Però ci siamo allenati a questo in campionato, non pensando mai ai punti di vantaggio che abbiamo ma cercando sempre e solo la vittoria. Anche l’Eintracht, per esempio, sa abbassarsi e poi ripartire negli spazi. Ognuno usa la propria strategia ma è difficile fare la partita solo nell’altra metà campo a questi livelli. Piuttosto Glasner ha detto bene: le possibilità sono alla pari. Ed ha il piccolo vantaggio di aver vinto ai rigori l’Europa League, importante nell’esperienza. Osimhen appena ha sentito un problemino venerdì ha chiesto subito la sostituzione, significa che sa ascoltare bene il proprio corpo. Lui e Kvara hanno la qualità per mandare segnali al calcio mondiale. Giuntoli e De Laurentiis sono stati bravi a sceglierli in un pacchetto molto ampio di giocatori. E questa gioventù va fatta maturare. Sapranno interpretare questa sfida. Qui non è lecito avere paura. Vedremo cosa ci mostreranno. Io sono fiducioso”. Il capitano Di Lorenzo è intervenuto sul match di stasera: “Il ruolo del terzino si è evoluto molto, in ogni partita cerco di variare la mia posizione anche in base al sistema di gioco degli avversari. Cerchiamo di occupare gli spazi, ne abbiamo parlato tanto, mettendo in difficoltà gli avversari. In campo Europeo le partite sono molto intense, il livello è molto alto. Ci siamo preparati al meglio per questa partita. Come analogie vedo la stessa unità della Nazionale. Non ci penso più di tanto, spero sempre di fare il mio meglio, alle volte ci riesco altre no. Sono contento del percorso. Ogni partita ci lavoriamo, è una componente importantissima, molte partite si sbloccano così. Non c’è timore né preoccupazione, in campionato stiamo facendo benissimo, un percorso bello, ma questa è un’altra competizione. È una gara importante per noi, per i tifosi, non siamo mai arrivati ai quarti e siamo consapevoli dell’importanza della partita. Ci siamo allenati al meglio per dimostrare anche in Europa le nostre potenzialità. È un lavoro che parte da lontano, non nasce soltanto quest’anno. Anche la stagione scorsa abbiamo fatto un buon campionato, forse all’ultimo siamo mancati un pochino. Se siamo a giocarci la Champions è merito dei miei ex compagni che sono andati via. Non penso ci sia una favorita, visto che arrivano le più forti. Affrontiamo una squadra forte, che sta facendo un buon campionato, ha un livello molto alto di ritmo e di intensità, ci siamo preparati al meglio senza pensare ai discorsi di favorito o non favorito. Tutto dipende da tutto quello che mettiamo in campo”. Glasner, allenatore dell’Eintracht ha invece parlato del tempo speso per studiare il Napoli: “Ho passato ore e ore ad analizzare il Napoli. Ci pensiamo da una vita ormai. Abbiamo imparato molto nella fase a gironi, ci siamo meritati questa qualificazione. L’atmosfera sarà fantastica con il tutto esaurito. Sappiamo che il Napoli è forte, ma anche noi siamo in buona forma. Il Napoli è una squadra con un calcio anti-italiano: ha sempre grande intensità, giocano aggressivi senza palla con un pressing alto e un contropressing molto intenso. Hanno un modo di giocare molto diverso dalle altre squadre italiane. È una cosa che sappiamo e ci siamo preparati. Kvaratskhelia e Osimhen sono forti ma non possiamo ridurre il Napoli solo alla fase offensiva. Hanno un grande equilibrio e subiscono pochi gol, hanno quasi surclassato Ajax, Rangers e Liverpool. Conosciamo il loro 4-3-3 e hanno dimostrato di essere compatti e pericolosi allo stesso tempo. Sarà importante il lavoro che riusciremo a fare senza palla e anche se sapremo tenerli impegnati in fase difensiva”. Mario Gotze invece, ha parlato dell’importanza del match per l’Eintracht: “È la nostra prima volta agli ottavi di Champions e ce lo siamo meritiati giocando un bellissimo girone. Ora vogliamo goderci questa partita davanti a un pubblico eccezionale. Siamo consapevoli delle difficoltà di queste due gare con il Napoli. L’esperienza è importante, ma alla fine quello che conta è ciò che si riesce a dare in campo”. Kevin Trapp, portiere dei tedeschi, è intervenuto sugli attaccanti del Napoli:“Osimhen è molto pericoloso, ma non c’è solo lui, parliamo di una squadra forte nel complesso che sta giocando benissimo. Li conosciamo, sono un’ottima squadra. Hanno tanti punti di vantaggio rispetto alle inseguitrici e questa è una cosa fantastica. Con Kvaratskhelia forma una coppia da sogno. Tre anni fa erano giovanissimi e distanti dal grande calcio, oggi guidano il Napoli alla conquista dello scudetto e alla favola Champions”.