Caivano, ancora un colpo allo spaccio nel Parco Verde: arrestato 23enne e denunciati due complici

Caivano, ancora un colpo allo spaccio nel Parco Verde: arrestato 23enne e denunciati due complici

Nel bilancio finale i carabinieri riporteranno anche il sequestro di un sistema di videosorveglianza che, benché avanzato, non ha fornito i risultati sperati


(Fermo immagne) C'erano diverse donne a capo delle singole piazze di spaccio scoperte durante l'operazione in corso da parte dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna (Napoli) che stanno eseguendo 33 misure cautelari nella zona del Parco Verde di Caivano nei confronti di persone ritenute contigue al clan 'Sautto-Ciccarelli', operante sul comune di Caivano ed Orta di Atella. L'indagine ha consentito di delineare nello stesso Parco Verde una vera e propria 'costellazione' di punti-vendita di droghe di diversa natura e qualità, attiva tutti i giorni dell'anno e a tutte le ore del giorno e della notte, considerata, nel complesso, come una della "piazze di spaccio" a cielo aperto più grandi d'Europa e di trovare e sottoporre a sequestro ingenti quantità di stupefacente di vario genere. ANSA/CARABINIERI EDITORIAL USE ONLY NO SALES

Blocco C del Parco Verde, primo piano rialzato. I carabinieri del nucleo operativo di Caivano credono che in quell’abitazione possa esserci un punto di smercio della droga. Intervengono ma le telecamere installate lungo la palazzina rilevano il blitz. Un uomo raccoglie una borsa e prova a lanciarla via. Non ci riesce, perché l’alert della telecamera non gli risparmia le manette.

Aniello D’Angelo è del rione IACP, ha 23 anni ed è già noto alle forze dell’ordine. In quella borsa aveva nascosto 44 grammi di cocaina, 29 di hashish e 2 dosi di crack. Anche denaro, oltre 1700 euro ritenuti provento illecito. D’Angelo non è solo, con lui una 22enne incensurata e un 30enne già noto alle forze dell’ordine. Per loro una denuncia per aver concorso nel reato di detenzione di droga a fini di spaccio.

Il 23enne, invece, è stato portato in carcere dove attende di raccontare al giudice la sua versione dei fatti.
Nel bilancio finale i carabinieri riporteranno anche il sequestro di un sistema di videosorveglianza che, benché avanzato, non ha fornito i risultati sperati. Durante i controlli eseguiti subito dopo l’arresto, i militari di Caivano hanno rinvenuto anche 50 proiettili cal. 9×21 millimetri. Erano in una scatola, in un’aiuola pubblica. Un metodo di occultamento diffuso soprattutto nella periferia occidentale del capoluogo campano. Sono stati sequestrati a carico di ignoti.