Caso Munianum, Sarnataro: “Giornalista inventa fatti e cifre, il nostro unico obiettivo è quello di tutelare l’Ente”

Caso Munianum, Sarnataro: “Giornalista inventa fatti e cifre, il nostro unico obiettivo è quello di tutelare l’Ente”

E’ falso anche che gli ex amministratori della Munianum hanno chiesto 350 mila euro al comune come azione di rivalsa


mugnano

MUGNANO – “Nonostante già nella precedente smentita siamo stati chiari, la testata in questione ritorna sul tema inventando fatti e cifre. È falso che “ il debito che il comune sarebbe tenuto a pagare è di 400 mila euro”. Dalla CTU disposta dal giudice per la quantificazione dei danni, e dalla quale i giudici non si discostano praticamente mai, l’avv. Riccardi, che difende l’ente per questo contenzioso, ci ha comunicato che il comune può essere condannato da un minimo di 156861 euro ad un massimo 339778 euro(esclusi interessi e spese), ma in SOLIDO con gli altri ex amministratori Munianum.

Più nel dettaglio, sperando finalmente di mettere la parola fine alla circolazione di queste false notizie, la ctu individua:
Dal 31/10/10 al 31/10/12: un danno per 380778 euro da dividere in solido con liquidatore e i 3 membri del collegio sindacale e circa 76155,6 euro pro capite. Dal 31/12/12 al 31/12/13 un danno per euro 55782,00 anche questo da dividere in solido con liquidatore e collegio sindacale circa 11156,4 pro capite
Dal 31/12/2013 al 31/12/2014 un danno di 182499,24 solo del comune, ma su cui abbiamo ragionevoli chance di prescrizione.
Anche volendo supporre che quest’ultima cifra venisse confermata e sommandola alla quota pro capite del comune il totale darebbe: 269811,24 euro. Appare evidente quindi a chiunque che una proposta di transazione ha senso, se è in grado di far risparmiare l’ente e quindi deve essere inferiore a questa cifra.
E’ falso anche che gli ex amministratori della Munianum hanno chiesto 350 mila euro al comune come azione di rivalsa.
Dagli ex amministratori della Munianum non è arrivata nessuna azione di rivalsa. Anzi, contattati dal nostro avvocato per esplorare le possibilità di una transazione, abbiamo purtroppo registrato l’insufficienza delle somme da loro messe a disposizione e l’incertezza delle fonti di finanziamento.
Ed anche se all’indomani della sentenza, decidessero di fare una azione di rivalsa verso l’ente, si aggraverebbero solo inutilmente di altre spese, poiché la ctu certifica la loro corresponsabilità, che non può essere scaricata sull’ente.
Alla luce di quanto precisato, con documenti e numeri alla mano, non si capisce da dove deriverebbe quindi l’ipotetica cifra di 700mila euro che l’ente sarebbe condannato a pagare.
Lo sbandierato danno ai contribuenti sarebbe creato proprio dall’ipotesi transattiva che il giornalista stima in 400mila euro per l’ente.
Ipotesi che tra l’altro impedisce all’ ENTE qualsiasi azione di recupero sugli ex amministratori, ed espone quindi l’ATTUALE consiglio comunale ad eventuali responsabilità dinanzi alla Corte dei Conti, in quota uguale pro capite.
Infine si rassicura il giornalista sulla solidità della maggioranza, la quale compattamente continuerà a perseguire strade che possano far risparmiare l’ente, mettendo così al riparo l’intero consiglio comunale”.
COMUNICATO STAMPA