Manifesto della semplicità

Manifesto della semplicità

I quarti di Champions League rappresentano un momento storico per questo club. I ragazzi allenati da Spalletti sembrano rendere così facile un percorso che fino a questo momento è già da trascrivere nei libri di storia.


NAPLES, ITALY - JANUARY 29: SSC Napoli team before the Serie A match between SSC Napoli and AS Roma at Stadio Diego Armando Maradona on January 29, 2023 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Il manifesto della semplicità per un’impresa storica.

La dimostrazione possiamo trovarla nella “non” esultanza di Osimhen dopo il primo gol segnato ieri contro l’Eintracht. Il nigeriano letteralmente vola per raggiungere il cross al bacio di Politano, segna ma non esulta, e non perché non ne abbia voglia ma perché è semplice (questa parolina torna sempre) immaginarne l’intento: bene così, adesso questa qualificazione è cosa fatta.

Sembra semplice, ma dominare un girone di Champions League, fare altrettanto con la vincitrice in carica dell’Europa League, rifilando ben 5 (cinque) reti e subirne zero, tra andata e ritorno, ti pone in uno stato emotivo di tranquillità, come fosse tutto così scontato o così alla portata.

Ci sono voluti 97 (novantasette) anni di storia per centrare questo storico traguardo. Quasi un secolo di vita del club per varcare la soglia dei quarti di Champions League. Tra le vere big italiane, il Napoli è sicuramente quella che ha raccolto di meno.

Lo dicono le statistiche, lo dice la storia, ce lo diciamo ormai tutti i giorni in questa annata che sembra così benedetta. Ma un traguardo pur senza nome negli annali non è ancora una vittoria, ma non si può e non si deve ignorare che questa cosa enorme fatta ieri, era stata impossibile per chiunque prima di questi ragazzi, questa società e questo allenatore.

Domani ci saranno i sorteggi dei quarti di Champions, il Napoli è lì, e con tutta la semplicità possibile bisogna varcare questo orizzonte con la consapevolezza che l’ignoto spesso regala paesaggi fantastici.

La semplicità messa in campo da questi ragazzi, lo spirito di abnegazione, la voglia di sedersi al tavolo delle grandi d’Europa: il Napoli oggi è tutto questo, e sicuramente questo momento qui, lo meritiamo tutti.