Melito, bene confiscato alla camorra trasformato in casa per disabili: oggi il taglio del nastro

Melito, bene confiscato alla camorra trasformato in casa per disabili: oggi il taglio del nastro

Ha inaugurato “CASA MIA 2” in cui è stato realizzato il progetto “Dopo di noi”


MELITO – Nell’ambito del contrasto alla criminalità organizzata, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luciano Mottola ha profuso grande impegno per assegnare e affidare i beni sottratti al malaffare trasformandoli in luoghi in cui perseguire finalità sociali.

Alla luce di tutto questo, stamattina ha inaugurato “CASA MIA 2” in cui è stato realizzato il progetto “Dopo di noi” rivolto ai concittadini diversamente abili presso il bene affidato all’interno del parco Margherita di via delle Ginestre, a Melito.

All’evento, illustrato dall’assessore alla Cultura Anna Russo, sono intervenuti, la dirigente dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata Daniela Lombardi, il maggiore Alberto Leso (Comandante Compagnia Carabinieri Marano), il tenente Valerio Scatoletti (Comandante Tenenza Carabinieri Melito), il tenente colonnello Michele Doronzo (Comandante Guardia di Finanza Gruppo Giugliano), il dottor Alfredo Carosella (Primo Dirigente Polizia di Stato Giugliano-Villaricca).

Hanno concluso, il consigliere comunale Vincenzo Battaglia (presidente commissione Beni Confiscati), On. Cosimo Amente, attuale consigliere regionale (componente commissione regionale Beni Confiscati) e già assessore con delega alle politiche sociali del comune di Melito e il sindaco Luciano Mottola.

Il progetto “CASA MIA 2”

Il progetto “CASA MIA 2”, approvato e finanziato dal Comune di Melito di Napoli in qualità di capofila dell’Ambito N16 ai sensi della L. 112/2016 (Legge Dopo di noi), si concretizza nella realizzazione di un’abitazione, sottratta alla criminalità organizzata ed affidata dal Comune di Melito di Napoli con avviso pubblico, in cui Giovani disabili vogliono vivere la propria autonomia in “cohousing” sotto la guida della Consulta Regionale degli Handicappati ODV e dei suoi Operatori.

Il cohousing, in particolare, consente alle Persone diversamente abili di trascorrere soggiorni brevi, medi o lunghi al di fuori del proprio contesto familiare, per sperimentare esperienze di residenza assistita in un contesto di vita “tra pari”.