Napoli, Spalletti: “Nulla da festeggiare”

Napoli, Spalletti: “Nulla da festeggiare”

Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, ha parlato alla vigilia del match contro il Milan. Ecco le sue dichiarazioni.


Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, ha parlato alla vigilia del match contro il Milan.

Ecco le sue dichiarazioni: “Il Milan è forte, possono giocare corto, verticalizzazioni improvvise col portiere che fa 60-70 metri di lanci, può fraseggiare dal basso e arrivare al gol, difendendosi ha 2-3 giocatori che partono da soli con ripartenze immediate, ha la forza nel venirti addosso a livello fisico e ti mette quell’ansia nel giocare velocemente e devi fare scelte in maniera ridotta, può lanciare uno dei più forti centravanti in area come Giroud, tutte cose che sappiamo benissimo e danno valore al Milan”.

Sullo sciopero dei tifosi: “Le due curve in silenzio è importante quasi quanto la mancanza di Osimhen, ci penalizza quasi allo stesso modo, per me non è giusto, poi non entro nel merito perché faccio un altro lavoro. Ma sicuramente non si penalizza la squadra, ringraziando sempre per i soldi spesi perché i biglietti ovviamente costano”

Su una Napoli in festa: “Vedere bandiere che sventolano ovunque ci riempie di orgoglio, ma è illusorio, stiamo raccontando una storia che non è scritta. Fino a quando non è scritta bisogna continuare a lavorare in maniera seria e corretta. Gli sventolamenti possono illuderti un po’ e perdi di vista la fatica che invece ancora bisogno fare. Noi non crediamo di aver già vinto.

Sull’assenza di Osimhen: “E’ un’assenza che pesa, inutile girarci intorno, però poi di fianco c’è anche quello che ha detto Pioli che mi trova d’accordo (ride, ndr), quando è mancato la squadra ha saputo sopperire e tutti hanno dato qualcosa in più per far vedere lo stesso Napoli, giocando da Napoli, con lo stesso gioco di sempre. La differenza l’hanno fatta anche giocatori come il Cholito, lui sa che mestiere fa, è uno di quelli che conosce, sa che non si gioca solo con i piedi ma anche con la testa e da subito è entrato nel ruolo che deve avere e quando uno è intelligente si fanno lo stesso risultati pur avendo piccole fette di possibilità. Mentre qualcun’altro esulta, il Napoli deve portare a termine una missione ormai alle porte, senza lasciarsi distrarre o demoralizzare dagli avvenimenti”.