Frattamaggiore, è morto a 36 anni Nicola: fu bruciato vivo mentre era in videochiamata

Frattamaggiore, è morto a 36 anni Nicola: fu bruciato vivo mentre era in videochiamata

La vittima, deceduta dopo mesi di agonia, stava parlando con la fidanzata quando fu colto di sorpresa. Una vendetta per un furto il probabile movente


FRATTAMAGGIORE/BARI – E’ morto Nicola Liguori, l’uomo di 36 anni di Frattamaggiore a cui fu dato fuoco mentre era in videochiamata con la fidanzata nel luglio dello scorso anno. L’episodio avvenne in viale Tiziano, zona di edilizia popolare, la ragazza, conosciuta 3 mesi prima, raccontò di aver visto un’ombra che ha fatto scivolare da una bottiglia del liquido per poi accendere il fuoco con un accendino. Sul cellulare della ragazza apparve come una fiammata, poi la torcia umana. Lei gridò a squarciagola, chiedendo aiuto per il suo fidanzato. L’uomo cercò di spogliarsi, togliersi di dosso gli indumenti infuocati. Poi si è trascinò verso la casa della mamma, dove si trovava il fratello. Poco prima di arrivarvi, qualcuno, richiamato dalle urla, gli mise un asciugamano bagnato addosso in un disperato tentativo di sollievo. Il fratello, Biagio, lo caricò in auto, e lo trasporta al vicino ospedale San Giovanni di Dio. Poi il trasferimento, prima al centro grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli e successivamente al Policlinico di Bari. Condizioni gravissime, prognosi riservate per le ustioni sul corpo poi, dopo molti mesi di ricovero, poco fa la notizia della morte. Perchè una aggressione così feroce? “Mentre accompagnavo mio fratello in ospedale – raccontò Biagio – mi ha detto il nome dell’uomo che gli ha buttato la benzina addosso e poi gli ha dato fuoco. Ma non il motivo del perchè lo abbia fatto”.

Intervistato da alcuni media, Biagio, spiegò che forse erano due le persone che agirono lanciando della benzina addosso a Nicola Liguori per poi dargli fuoco. Poi la vittima dell’aggressione ha perso i sensi.  L’aggressore è Pasquale Pezzella. Il furto di uno scooter che l’aggressore imputava a Liguori viene definita un’ipotesi concreta per spiegare quanto successo. Dopo la confidenza raccolta, il fratello della vittima si è recò in commissariato per sporgere denuncia.

In foto, a sinistra la vittima, Nicola Liguori, a destra l’aggressore, Pasquale Pezzella

 

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