Napoli Campione d’Italia, GRAZI3 RAGAZZI

33 anni, trentatre lunghi anni.

04 ore 22.40: l’arbitro si porta il fischietto alla bocca, triplice fischio finale.

Il telecronista urla: IL NAPOLI È CAMPION3 D’ITALIA!

E tu sei lì, immobile, che non riesci a credere a ciò che stai vivendo. Ti sembra un sogno ad occhi aperti. Ripercorri questi mesi: il ritiro tra le contestazioni, le prime partite con tanti dubbi, i primi capolavori di Kvara, il muro Kim, la rabbia di Victor, la leadership del Capitano.

Nove mesi, nove lunghi mesi, in cui avevi percepito che qualcosa di storico stava accadendo. L’ultimo mese è stato un lungo, lunghissimo countdown. È più si avvicinava il traguardo è più eri incredulo dinanzi a quello che stava accadendo.

IL NAPOLI È CAMPION3 D’ITALIA. Una frase che rimboba nella testa. Come un martello. Non va via. Gli occhi si riempiono di lacrime. Inizi a metabolizzare: non è un sogno, è realtà. Ce l’abbiamo fatta. Abbiamo raggiunto il sogno che tutti noi azzurri cullavamo nel cuore. Le lacrime solcano il viso, poi un sorriso a trentadue denti si stampa sul volto. Un sorriso che ci accompagnerà per mesi.

Si scende per le strade. Si festeggia. Ci si gode il momento. Gioie ed emozioni quasi mai vissute prima.

La mattina dopo per le strade è tutto un susseguirsi di abbracci, sorrisi e qualche lacrima. Incroci amici di una vita, conoscenti, estranei, tutti, mai come ora, legati da un filo indissolubile.

È ancora festa. Si festeggerà ancora per tanto, tantissimo tempo. Solo tra qualche giorno, forse, ci renderemo conto ancora di più di quanto è bello essere NAPOLETANI, tifosi del NAPOLI.

GRAZIE AZZURRI. GRAZIE EROI!