Napoli, una festa esagerata

Napoli, una festa esagerata

Ieri al Maradona è andato in scena lo spettacolo che tutti noi fedeli azzurri aspettavamo, e sognavamo, da una vita.


Players of SSC Napoli celebrate the victory of italian championship at the end of the Serie A match between SSC Napoli and ACF Fiorentina at Stadio Diego Armando Maradona, Naples, Italy on May 7, 2023. (Photo by Giuseppe Maffia/NurPhoto via Getty Images)

Ieri al Maradona è andato in scena lo spettacolo che tutti noi fedeli azzurri aspettavamo, e sognavamo, da una vita.

Tante volte lo abbiamo immaginato, ma nemmeno nei sogni più ‘strani’ la festa era riuscita così bene.

Sarà che l’attesa è stata lunga.

Sarà che De Laurentiis arriva dal mondo dello spettacolo.

Sarà quel che sarà, ma ieri abbiamo assistito a qualcosa di magico, epocale ed indimenticabile.

Il video, del Premio Oscar Paolo Sorrentino, con i maestri Troisi, Totò e De Filippo. La musica con Clementino, Geolier e Liberato.

La Napoli che ha fatto storia al cinema e a teatro, la Napoli dei giovani che stanno facendo e faranno la storia della musica.

Prima del match lo spettacolo coreografico delle Curve con lo stupore di De Laurentiis in tribuna, poi novanta minuti di calcio dove il Napoli ha dimostrato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, di essere squadra da primato assoluto.

Al triplice fischio scoppia di nuovo la festa. I giocatori festeggiano con i loro tifosi e le strade si tornano a riempire. 

La commozione di De Laurentiis, le parole che sanno d’addio di Giuntoli, il messaggio di Di Lorenzo e l’ironia di Luciano Spalletti.

Messaggi che resteranno scolpiti nella mente. Immagini che faranno il giro del Mondo e che creeranno ammirazione ed invidia a chi le osserva.

Nell’anno in cui tutto è stato perfetto, anche lo show finale è stato impeccabile.

28 giorni alla consegna della Coppa.

28 giorni di festa.

Perché a noi ci piace ESAGERARE.

E lo facciamo alla grande.