Qualiano, manifesto diffamatorio anonimo contro De Leonardis. Il sindaco: “Noi la faccia ce la possiamo mettere”

QUALIANO – Questa mattina sugli stalli elettorali è spuntato un manifesto ignobile contro il sindaco De Leonardis e Michele Schiano. Gli autori non hanno però firmato l’”opera d’arte”. Nessuno ha voluto mettere la faccia su quello che è stato esposto in città. Raffaele De Leonardis, stamattina ha pubblicato un lungo post dove ha annunciato la querela per diffamazione contro ignoti ed ha parlato del clima che alcuni vogliono creare.

LA RISPOSTA DI DE LEONARDIS

La campagna elettorale è il più alto momento di democrazia per un popolo che decide liberamente di autodeterminarsi. Un popolo che SCEGLIE senza alcun condizionamento di farsi guidare, un popolo che affida in mani responsabili la propria fiducia. Un tesoro che un amministratore, un sindaco, qualsiasi istituzione, deve custodire come qualcosa di caro.

Così abbiamo fatto e così continueremo a fare. Oltre e anche di più!

Un politico si classifica anche e soprattutto per il tono e la caratura dei propri argomenti e quando argomenti non ce ne sono, quando si distorce la realtà truffando i cittadini, classificandoli stupidi, quando il buon senso lascia il posto alla sete di potere, quando il dialogo e il confronto vengono sacrificati per fare spazio al puro è sterile protagonismo… noi non raccogliamo queste provocazioni e continuiamo a parlare il linguaggio dell’onestà, del rispetto, del dialogo e del confronto. Sui temi e sulle idee e mai sulle persone.

Stamattina Qualiano si sveglia in un clima surreale, agitato da qualche burlone in cerca di notorietà che cerca di ritagliarsi uno spazio in una campagna elettorale che invece abbiamo condotto all’insegna della narrativa della verità. Abbiamo raccontato quanto fatto, abbiamo ammesso difficoltà, abbiamo gioito per i traguardi, non ci siamo nascosti dietro anonimati e fake news. Siamo fatti così, i cittadini ci hanno conosciuto in 5 anni di battaglie condotte insieme, hanno conosciuto insieme a noi qualche sconfitta e sono stati protagonisti assoluti delle tante vittorie.

Al centro del nostro impegno sempre e solo la nostra gente e la nostra Qualiano. Gente libera, sana, che ha voglia di guidare insieme a noi la trasformazione di questa città che ha ancora tanto da offrire, che ha gettato solide basi per farlo e che vuole continuare a costruire. Gente che non si fa distrarre da atti vili, ignobili, offensivi e diffamatori come il manifesto affisso stamattina.

A riguardo ho presentato querela per diffamazione e per violazione della legge elettorale alle forze dell’ordine, che ora risaliranno celermente ai responsabili.

In questo ed altri manifesti abbiamo letto l’odio e il risentimento, noi abbiamo parlato di fatti, di amore per questa terra, di idee, di progetti. E chi non ha questi argomenti non può essere nostro interlocutore e tanto meno può offendere la libertà e l’intelligenza dei qualianesi.

Che sia l’ultimo atto di qualche personaggio in cerca d’autore o che davvero si pensi di condizionare il voto spontaneo e incondizionato dei qualianesi, spero che questi soggetti siano messi ai margini della politica perché è esattamente ciò di cui non abbiamo bisogno, è esattamente quella faccia della medaglia che sfiducia le persone, è la pagina più triste, buia e squallida che si potesse scrivere al termine di una campagna che ci ha regalato invece emozioni, gioie, tanto affetto e ci ha caricati di ulteriore responsabilità per noi tradire le tante mani strette e i tanti occhi incrociati.

Le reazioni di sdegno al manifesto non si sono fermate alla coalizione dell’attuale sindaco, anche la coalizione a sostegno di Antonio Castaldo ha preso le distanze dal manifesto con un comunicato stampa:

“Il candidato sindaco Antonio Castaldo, unitamente a tutti i candidati consiglieri delle liste collegate: “La Rinascita di Qualiano” e “Insieme a Castaldo Sindaco”, prendono le distanze sia dal contenuto che dal manifesto anonimo, diffuso in queste ore e presente su molti spazi elettorali della città di Qualiano e contenente una dichiarazione di “Non Voto”, diretta al sindaco uscente”