Spalletti, un allenatore diventato leggenda

Spalletti, un allenatore diventato leggenda

Dopo D10S nella storia, ormai, c’è Luciano da Certaldo e noi non possiamo fare altro che tributargli il giusto saluto, domenica, nell’ultima partita nello stadio che l’ha reso Leggenda.


“C’è tanto di Luciano Spalletti nel capolavoro del Napoli

Ha saputo difendere una squadra, una società, in ritiro, in piazza, mettendoci la faccia. ‘Litigando’ con alcuni tifosi.

Un uomo forte per un destino forte. Il condottiero di un gruppo che lo ha seguito sin dal primo giorno. Un capitano che ha portato la nave in un porto fantastico dove tutti noi, ma proprio tutti, non riuscivamo nemmeno immaginare potesse attraccare una nave così ricca di incertezza.

Lui era felice per l’acquisto di Kim mentre la piazza contestava. Era estasiato per l’arrivo di Kvaratskhelia quando tutti pensavano solo a come si pronunciasse il suo nome.

Luciano lo sapeva che questa squadra poteva. L’ha capito nei primi giorni di ritiro. L’ha capito dopo le prime giornate. Ha tenuto sempre un profilo basso, conosce la piazza, ne conosce gli umori, ed ha saputo gestire anche quelli”.

Era il giorno dopo la conquista del Tricolore, e questa, all’epoca, sembravano le giuste parole per ringraziare il mister.

Noi, però, già sapevamo cosa sarebbe successo. Già conoscevamo la sua volontà di voler lasciare la città.

Si è sperato fino all’ultimo che potesse cambiare idea, ma così non è stato: peccato.

C’erano tutte le condizioni per aprire un ciclo vincente: un grande allenatore ed un gruppo di giovani affamati. Un mix perfetto. Ma il mister aveva staccato la spina. Quel fuoco che lo aveva aiutato a compiere un’impresa che resterà nella storia del Calcio, purtroppo, si era spento. Da lì la voglia di riposo, la voglia di un anno sabbatico che potrebbe diventare, addirittura, un ritiro.

Quel tatuaggio, quel bellissimo tatuaggio, la prova di un amore che è destinato a durare in eterno. Dopo D10S nella storia, ormai, c’è Luciano da Certaldo e noi non possiamo fare altro che tributargli il giusto saluto, domenica, nell’ultima partita nello stadio che l’ha reso Leggenda.

GRAZIE MISTER!