Kim min-jae, toccata e fuga

Kim min-jae, toccata e fuga

Dopo appena un anno l’avventura di Kim min-jae è già ai titoli di coda.


Dopo appena un anno l’avventura di Kim min-jae è già ai titoli di coda.

Il difensore, uno dei protagonisti assoluti della cavalcata trionfale del Napoli, è ormai prossimo al trasferimento al Manchester United.

In molti hanno sperato fino all’ultimo che il giocatore restasse, ma il coreano sapeva già da mesi che sarebbe andato via.

Con il suo faccione da bravo ragazzo ha fatto subito innamorare tifosi e compagni di squadra, con le sue espressioni da comico navigato ha fregato un po’ tutti.

Kim è arrivato a Napoli con le idee chiarissime. Fare una stagione da protagonista per poi approdare verso lidi più affascinanti e remunerativi.

La clausola rescissoria sul contratto è stata decisiva per l’arrivo del giocatore alle pendici del Vesuvio. Senza di essa il difensore non avrebbe mai accettato la destinazione e, quasi sicuramente, sarebbe approdato al Rennes.

Napoli ti ama, ti coccola e ti rende grande. Si affeziona ai suoi eroi e così come per Luciano Spalletti anche per il difensore coreano ci sarà la giusta riconoscenza per l’impresa compiuta quest’anno.

Ma, perché qui il ma ci vuole, lasciare il club che ti ha consacrato dopo appena un anno, senza la benché minima voglia di sedersi a trattare un eventuale rinnovo, rende l’idea di cosa pensasse Kim al momento dell’arrivo a Napoli: arrivo, spacco tutto e vado via. Senza ripensamenti, senza alternative. 

Sostituire il coreano, ora, sarà impresa assai ardua. Ma, adesso, abbiamo altre priorità: come ad esempio sapere chi guiderà il Napoli l’anno prossimo.

C’è un tempo per tutto e ci sarà anche il tempo di salutare Kim ed accogliere il suo sostituto.