Attacco hacker a ospedale, procura indaga per tentata estorsione

Attacco hacker a ospedale, procura indaga per tentata estorsione

Secondo quanto si è appreso, come sempre accade in questi casi, non è stata formulata una richiesta specifica ma è stato fornito un indirizzo mail con il quale mettersi in contatto con gli hacker che a questo punto notificano la richiesta di riscatto


Una veduta esterna dell'azienda ospedaliera universitaria Luigi Vanvitelli di Napoli, 05 luglio 2023. ANSA/CIRO FUSCO

A indagare sull’attacco informatico di cui è rimasta vittima l’Azienda ospedaliera universitaria Vanvitelli di Napoli è la sezione reati informatici della Procura partenopea, con i magistrati Cozza, Onorati e Capasso. L’ufficio inquirente e la Polizia postale ipotizzano il reato di tentata estorsione.

Secondo quanto si è appreso il malware inoculato è un ransomware che limita l’accesso del dispositivo che infetta, in questo caso i server, richiedendo un riscatto da pagare per ottenere una chiave di decriptazione.
I tecnici dell’Azienda ospedaliera insieme con gli esperti della Polizia postale stanno rimettendo in piedi il sistema, in particolare i server virtuali e per quanto riguarda i dati sono a disposizione dei backup che dovrebbero ripristinare la normalità.

Secondo quanto si è appreso, come sempre accade in questi casi, non è stata formulata una richiesta specifica ma è stato fornito un indirizzo mail con il quale mettersi in contatto con gli hacker che a questo punto notificano la richiesta di riscatto, una soluzione non presa in considerazione dalla vittime dell’attacco.