Focus Napoli – SPAL. Gli azzurri salutano Dimaro con un pareggio, ma si rivedono in campo i nomi grossi

Focus Napoli – SPAL. Gli azzurri salutano Dimaro con un pareggio, ma si rivedono in campo i nomi grossi

Secondo appuntamento pre-stagionale del Napoli di Garcia, impegnato a Dimaro contro la SPAl, squadra di Lega Pro allenata da Mimmo Di Carlo. Nonostante l’esordio dei cosiddetti “big” i campioni d’Italia non vanno oltre un pareggio per 1-1, rimontando lo svantaggio causato dal gran gol di Puletto con Zambo Anguissa, su un terreno appesantito dal maltempo. Infortuni per Mario Rui e Lobotka, Prossimo impegno a Castel di Sangro, contro l’Hatayspor.


DIMARO – C’era tanta attesa per la seconda uscita pre-stagionale degli azzurri, in campo contro la SPAL , principalmente per poter rivedere in campo gli eroi dello Scudetto, dopo aver lasciato la ribalta, contro l’Anaune Val di Non al gruppo di ragazzi della primavera e ai rientranti dai prestiti. Era una sgambata la prima uscita, qualcosa in più, invece, contro la squadra di Di Carlo, ben più blasonata rispetto alla rappresentativa locale trentina che il Napoli ha battuto con sei reti.

Finisce in parità la partita del Carciato, con il Napoli che assume un’identità molto più conforme a quello che dovrebbe essere il “vero” Napoli solo nel secondo tempo, quando i calibri pesanti come Osimhen e Kvaratshkelia mettono piede per la prima volta sul campo in questo ritiro. Al calcio d’inizio gli azzurri schierati da Garcia si dispongono con il canonico 4-3-3, con Simeone in veste di centravanti, Raspadori come vice-Kvara, Zedadka a sinistra, mentre a centrocampo spazio a Demme come direttore d’orchestra; in difesa la “coppia di riserva” Ostigard-Juan Jesus, davanti a Gollini.

Una partita senza grossi squilli di tromba, come lecito che sia, in una fase del ritiro nella quale i carichi di lavoro sono sicuramente pesanti ed ancora difficili da smaltire, così come il campo stesso, appesantito dal maltempo che ha colpito Dimaro nell’ultime ore e durante il match stesso. Non un grande spettacolo sotto il profilo puramente estetico, ma non è quello per cui questa partita va valutata, se non come l’occasione per acquisire, per chi a Dimaro è arrivato solo da pochi giorni, confidenza con il campo e minutaggio nelle gambe: per disquisizioni puramente tecnico-tattiche o di qualità del gioco non è il caso ancora di proferire parola, in quanto il lavoro di Garcia è ancora allo stato embrionale.

Sicuramente un Napoli migliore si è visto nel secondo tempo, quando in campo sono scesi i “titolarissimi” (come amava definire Mazzarri) ed i partenopei hanno comunque dimostrato di non aver perso l’abitudine a certi movimenti o automatismi che l’anno scorso riuscivano in modo fluido e brillante. Questone di tempo e di smaltimento di tossine post-vacanze per una rosa che ha (per il momento) il vantaggio di essere praticamente uguale a quella dello scorso anno, Kim a parte. Poco importa anche del gol che Meret si prende da centrocampo, da parte di Puletto, centrocampista degli estensi, che trova, con ogni probabilità il gol più bello della sua carriera, freddando il numero uno azzurro da oltre cinquanta metri. Va bene anche questo nel calcio di Luglio, quando sbagliare è lecito e non comporta danni.

Non sbaglia Zambo Anguissa, autore del pareggio, con una bella conclusione al volo, sfruttando il velo di Osimhen su assist di Kvara, ultima emozione di un incontro che si chiude sotto il diluvio e con le due uniche vere note stonate di giornata: il doppio infortunio muscolare rimediato da Mario Rui prima e Lobotka a pochi minuti dal fischio finale. Per loro, noie di natura muscolare che andranno verificate e valutate nei prossimi giorni. Infortuni che, per quanto gravi possano essere, impediranno ai due calciatori di stare al passo con la tabella di marcia stilata da Garcia ed il suo staff. Ad ogni modo, si spera in nulla di particolarmente serio.

Tengono banco, nel frattempo, le notizie fuori dal campo: negli ultimi giorni traspira nell’aria un certo ottimismo sulle questioni-rinnovo. Si lavora alacremente sull’affare Osimhen, su cui sembrerebbe esserci cauto ottimismo, così come per Zielinski, che verrebbe dato molto più vicino al Napoli rispetto agli scorsi giorni (condizionale d’obbligo). Ad ogni modo, a Dimaro si lavora dentro e fuori dal campo con la stessa dedizione per la creazione del nuovo Napoli che, con il pareggio contro la SPAL saluta la cittadina trentina, chiudendo la prima parte del ritiro estivo, che continuerà, dal 28 Luglio, nell’altro consolidato appuntamento a Castel di sangro, dove i partenopei disputeranno la loro terza amichevole in programma, contro i turchi dell’Hatayspor, il giorno dopo. Vedremo se per quelle date ci saranno novità.

 

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