Caivano, la mamma di una vittima scrive a Meloni: “La aspettiamo per farle vedere gli orrori e il degrado”

Caivano, la mamma di una vittima scrive a Meloni: “La aspettiamo per farle vedere gli orrori e il degrado”

Giorgia Meloni annuncia la sua visita al Parco Verde di Caivano


Violenza a Caivano

La madre di una delle bambine vittime di violenza sessuale nel Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli, ha scritto una lettera alla premier Giorgia Meloni per chiedere una legge ad hoc che possa proteggere le vittime di violenze, pedofilia e prostituzione assieme alle loro famiglie. Nella lettera scritta assieme all’avvocato Angelo Pisani, la donna lancia un appello: “Presidente, siamo nelle sue mani: ci porti via da questo inferno”. Nel corso del Cdm di ieri (28 agosto 2023), Meloni ha dichiarato di voler visitare quanto prima il Parco Verde: il luogo dove si consumano – ripetutamente – violenze sessuali.

Stupri a Caivano, c’è bisogno di un intervento duro ed immediato

Angelo Pisani, già legale della piccola Fortuna Loffredo, esperto nella tutela dei diritti dei minori, scrive alla Meloni: La aspettiamo per farle vedere gli orrori e il degrado di queste periferie qui non c’è solo criminalità, droga e camorra, spesso alibi della politica nel non risolvere i problemi, ma pedofilia, violenza e prostituzione. Perché i pentiti di mafia hanno la possibilità di tornare a vivere in una condizione di protezione insieme con le loro famiglie e le vittime non criminali, come le due bambine abusate, no. Perché a loro viene negata la possibilità di una nuova vita con i loro affetti lontano dagli aguzzini. È giusto strapparle alle famiglie, e aggiungere dolore su dolore, anche se cautelativamente è necessario? Hanno diritto a un altra vita?”. 

Nella lettera di Pisani, la donna chiede apertamente alla presidente del Consiglio un intervento mirato con la speranza di poter riabbracciare sua figlia a casa, dopo che la Procura dei minori l’ha affidata a una struttura protetta: “Quando tra qualche tempo saranno restituite ai loro genitori, queste bambine torneranno a vivere là dove sono state violentate correndo gravi rischi, questo non è giusto, non è possibile”.