Le formazioni di Frosinone-Napoli, la prima dei Campioni d’Italia

Le formazioni di Frosinone-Napoli, la prima dei Campioni d’Italia

Alle 18:30 riparte la Serie A con due anticipi, in risalto la prima dei campioni azzurri


Al “Benito Stirpe” di Frosinone, torna il calcio che conta, si accendono i riflettori e la Serie A riparte. Il Napoli è la squadra da battere, è la squadra campione d’Italia. Con lo scudetto attaccato al centro della maglia, il Napoli prova a mantenere lo stemma più importante sul petto anche per la prossima stagione. Con i nuovi componenti della rosa, partendo da Natan e Cajuste, il Napoli prova a dimenticare Kim, ormai approdato al Bayern Monaco. Le probabili formazioni sono: FROSINONE (4-3-3): Turati; Oyono, Monterisi, S. Romagnoli, Marchizza; Harroui, Mazzitelli, Brescianini; Baez, Borrelli, Caso. Rudi Garcia invece, schiera: Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Raspadori.  Garcia prima del match ha fatto intendere che avanti ci sarà parecchia bagarre e che è molto contento di avere Osimhen e Simeone che vorrebbe provare insieme. La dichiarazione: Lozano che può giocare a sinistra, la sua migliore stagione l’ha fatta al Psv a sinistra. Può essere importante anche da quella parte. Mi piacciono i giocatori polivalenti, è una qualità e non un difetto anche se a volte i giocatori soffrono questa cosa perché non hanno un ruolo ‘fisso’. Ma per me è una qualità. Raspadori può essere a sinistra o mezzala, la cosa sicura è che Raspadori inizierà”. Mister Di Francesco ha dichiarato: “E’ una grande opportunità per noi e dobbiamo sfruttarla al meglio. Se oggi dovessimo guardare le prospettive della gara di domani i numeri sono a favore del Napoli. Vedremo se domani avrà esordienti, per il resto sono tutti calciatori di spessore e con grande fame. Noi abbiamo dei ragazzi che esordiranno che l’anno scorso giocavano in serie minori e magari non titolari. Devono essere carichi domani e sapere che devono dare il massimo. La cosa più importante è darlo di squadra e non individualmente”.