Ucciso a Napoli per un parcheggio: ha confessato il 16enne che ha sparato a Giovanni Battista

Ucciso a Napoli per un parcheggio: ha confessato il 16enne che ha sparato a Giovanni Battista

Un ulteriore passo in avanti in una storia agghiacciante


NAPOLI – “Sono stato io”. Questa la confessione da parte del 16enne che era stato individuato come responsabile della morte di Giovanni Battista Cutolo, il musicista di 24 anni ucciso questa notte in piazza Municipio. Un ragazzino già noto alle forze dell’ordine, secondo quanto fatto sapere gli investigatori, in quanto inquadrato anche nei circuiti dei “rapinarolex” e già con precedenti per truffa. Si trova ora in stato di fermo, trasferito nel centro di Prima Accoglienza dei Colli Aminei.

Una tragedia, immensa, incredibile agli occhi di chi continua a credere (e sperare) che i ragazzi, soprattutto i più giovani, escano la sera per la sola voglia di divertirsi. Invece non è stato così. Una lite assurda, per un parcheggio “sbagliato”. E la vita di Giovanni Battista, che da dieci anni suonava nell’Orchesta Scarlatti Young e si manteneva facendo il cameriere, che viene spezzata in pochi secondi.

L’omicidio è stato ricostruito dagli agenti della Squadra Mobile di Napoli, coordinati dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini. Oggi, a neanche 24 ore dalla tragedia, il responsabile ha un volto, un nome e un cognome. Ma ha solo 16 anni: ed è questo l’aspetto più inquietante di tutta la vicenda.