Vergogna a Ponticelli, auto ostacolano abusivamente il passaggio ai disabili: la denuncia

Vergogna a Ponticelli, auto ostacolano abusivamente il passaggio ai disabili: la denuncia

Auto occupano abusivamente rampe e strisce gialle per i disabili, la denuncia di Borrelli: “Non saremo mai una società civile finché non si tuteleranno i diritti di queste persone”


PonticelliPonticelli

Arriva l’ennesimo episodio di inciviltà nel Napoletano. A Ponticelli, precisamente all’esterno dell’ospedale Villa Betania, una donna che accompagna un’anziana in carrozzina è stata costretta ad interrompere il proprio percorso sul marciapiede a causa delle auto che ostacolavano il passaggio. L’episodio è stato filmato da un cittadino che, dipoi, si è rivolto al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli.

Il deputato ha messo a fuoco il tema attraverso i suoi canali social, raccontando l’impossibilità per i disabili di muoversi liberamente a Napoli anche nelle zone ospedaliere. “Inciviltà e sosta selvaggia oscurano stalli gialli e impediscono l’utilizzo delle rampe. Non saremo mai una società civile finché non si tuteleranno i diritti di queste persone. Per le persone a mobilità ridotta andare avanti è sempre più difficile. In tutti i sensi.”

Disabili in difficoltà a Napoli, lo sfogo di Borrelli

Come anticipato tra le righe, ad essere in maggiore difficoltà sono le persone invalide che non solo devono fare i conti con la presenza di barriere architettoniche in strada, ma anche con la mancanza di rispetto di alcuni cittadini che sostano selvaggiamente sulle rampe per le carrozzelle. Ecco quanto documentato da Borrelli in merito all’episodio di Ponticelli: Le persone disabili sono come invisibili ed una parte della città si mostra, nei loro confronti, indifferente, strafottente e, a tratti, crudele. Noi portiamo avanti questa battaglia di civiltà per tutelare i diritti dei più deboli, vittime di soprusi, ingiustizie e cattiverie, in pratica, possiamo dirlo, da sempre. Oggi, seppur è aumentato di gran lunga il numero di segnalanti e di denuncianti e di persone che si ribellano al sistema incivile, ancora sin troppo diffuso e radicato è il fenomeno. Serve una rivoluzione culturale ma anche giuridica. Finché i disabili verranno ostacolati nella loro quotidianità, non potremmo definirci una società civile.”