Detenuto incendia cella, cinque agenti ricoverati al Moscati: “Siamo stufi”

Detenuto incendia cella, cinque agenti ricoverati al Moscati: “Siamo stufi”

La denuncia: “Siamo stufi di una Amministrazione penitenziaria, di uno Stato, che si ‘cala le braghe’ di fronte ai detenuti violenti anziché punirli severamente”


FOTO REPERTORIO DI CARCERI AFFOLLATI ATT FERRARO - CARCERE DI NAPOLI, DETENUTI DALLA GRATA DELLA LORO CELLA...Luogo: NAPOLI data: 20060805 p.s. la foto è utilizzabile nel rispetto del contesto in cui è stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate - Fotografo: FOTOGRAMMA NAPOLIPRESS

AVELLINO – Nel pomeriggio di ieri, 27 settembre, un detenuto maghrebino della Casa Circondariale di Avellino – che lo scorso sabato aveva aggredito un detenuto con un coltello – ha dato fuoco alla propria cella. A denunciare l’episodio è Tiziana Guacci, segretario regionale del SAPPE per la Campania. Qui, di seguito, la nota:

“Il personale di Polizia Penitenziaria è prontamente intervenuto per spegnere l’incendio e portare fuori dalla cella il detenuto, che nel frattempo poneva anche resistenza minacciando gli Agenti con una lametta. Cinque poliziotti intervenuti sono rimasti intossicati dalle inalazioni del fumo provocato e sono stati immediatamente trasportati al vicino ospedale per le cure necessarie: un Assistente è ricoverato presso il nosocomio per difficoltà respiratorie, altri due hanno avuto una prognosi di 7 giorni e due di 5 giorni”.

Tensione nel carcere di Avellino

Guacci ha spiegato che il detenuto in questione era stato trasferito dal carcere di Salerno, dove anche lì aveva compiuto atti critici. La paura nelle carceri campane accresce e, alla luce dei continui atti di violenza, il Sappe continua a denunciare “il mancato trasferimento fuori regione dei detenuti riottosi alle regole penitenziarie. Nonostante tali denunce riscontriamo ancora la totale assenza di risposte concrete”.

Il segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Donato Capece, ha annuncia che nella mattinata di lunedì 2 ottobre 2023 farà visita al carcere di Ariano Irino e, successivamente, visiterà la Casa circondariale di Avellino:Saranno visite di solidarietà per esprimere vicinanza alle donne ed agli uomini della Polizia Penitenziaria che lavorano in carcere, anche alla luce dei recenti gravi eventi critici accaduti nei penitenziari irpini – spiega Capece – ma anche una occasione, l’ennesima, per denunciare il chiaro malessere che si vive nelle carceri della Campania e per questo torneremo a chiedere pubblicamente che chi di dovere tenga in considerazione le criticità di penitenziari regionali che evidentemente non sono più in condizione di gestire le troppe tipologie di detenuti, spesso soggetti dalla personalità particolarmente violenta, senza alcuna possibilità di diversa collocazione all’interno della Regione”.

Manifestazione a Poggioreale

Le testate avellinesi riportano, inoltre, che martedì 3 ottobre dalle 9:30, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria manifesterà a Napoli, in via Nuova Poggioreale, davanti agli uffici del Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, per chiedere soluzioni dinanzi ad un quadro colpesso:

“Siamo stufi di una Amministrazione penitenziaria, di uno Stato, che si ‘cala le braghe’ di fronte ai detenuti violenti anziché punirli severamente. – Dice Capece – Servono risposte ferme e immediate contro questi delinquenti. La verità è che a nessuno frega niente delle donne e degli uomini della polizia penitenziaria che, in Campania come in ogni altra regione e provincia d’Italia, buttano letteralmente il sangue nelle sezioni detentive e non sono minimamente considerati da parte di questa Amministrazione matrigna! Se l’amministrazione non assumerà precisi e impegni e non saranno intraprese reali iniziative volte ad apportare migliorie alle condizioni di lavoro del personale, saremo pronti a continuare proclamare lo sciopero bianco ed a bloccare le carceri regionali!”.