Ritrovato il corpo di Brunella dopo un anno: era dispersa dopo una terribile alluvione

Ritrovato il corpo di Brunella dopo un anno: era dispersa dopo una terribile alluvione

In auto con lei, al momento del tragico evento, c’erano anche i due figli: Noemi morì a soli 17 anni, il fratello 23enne riuscì a salvarsi


MARCHE/ABRUZZO/PUGLIA – È stato ritrovato il corpo di Brunella Chiù, la 56enne che risultava dispersa in seguito all’alluvione che ha colpito le Marche il 15 settembre del 2022. A circa un anno dai fatti, il cadavere è stato rinvenuto nelle acque antistanti le isole Tremiti (in Puglia).

Lo ha comunicato oggi, mercoledì 13 settembre, alla Regione il Gruppo Carabinieri Forestale – Nipaaf di L’Aquila. La Procura di L’Aquila ha informato che alla notifica è stata allegata copia degli accertamenti realizzati dai Carabinieri Ris di Roma con i quali si attesta la compatibilità nella comparazione del DNA della 56enne con il corpo ritrovato in precedenza alle Tremiti e ora sepolto al cimitero di Vieste.

“Esprimo a nome dell’intera comunità il ringraziamento e la riconoscenza ai Carabinieri Forestali del Nipaaf de L’Aquila e all’Autorità Giudiziaria per il fondamentale lavoro che ha condotto al ritrovamento di Brunella. La nostra gratitudine va alla Prefettura di Ancona, a tutte le Forze dell’Ordine, alla Protezione Civile e alle altre Istituzioni che si sono prodigate sin dai primi momenti nelle attività di ricerca”, è stato il commento del Presidente Francesco Acquaroli.

Brunella era l’unica finora dispersa dopo l’alluvione delle Marche: i suoi resti sono stati cercati ovunque. Fu travolta dell’ondata del Nevola a Barbara, in contrada Coste e la sua auto fu trovata qualche giorno dopo nei pressi di Corinaldo, accartocciata su se stessa e con molti pezzi mancanti.

L’alluvione del settembre scorso causò miliardi di danni e 13 vittime in totale. Tra queste c’è anche la figlia di Brunella, Noemi, morta a soli 17 anni: la ragazza era in macchina con la madre e il fratello 23enne che è riuscito a salvarsi aggrappandosi ad una pianta, quando sono stati travolti dalla furia dell’acqua.

FONTE: FANPAGE.IT