Caivano e agro aversano: 9 fermi per associazione mafiosa, estorsione e corruzione

Caivano e agro aversano: 9 fermi per associazione mafiosa, estorsione e corruzione

Tra i coinvolti anche esponenti della precedente amministrazione comunale della città a nord di Napoli. L’operazione dei Carabinieri


CAIVANO/CASERTANO – I pm Francesca De Renzis, Giorgia De Ponte e Anna Frasca hanno disposto il fermo nei confronti di Giovanbattista Alibrico (classe 1958) di Caivano detto Giamante; Raffaele Bervicato (classe 1994) di Caivano; Armando Falco (classe 1975) di Caivano; Domenico Galdiero (classe 1981) di Caivano; Raffaele Lionelli (1981) di Caivano; Carmine Peluso (classe 1983) di San Marcellino); Martino Pezzella (classe 1966) di Acerra – rione Gescal; Vincenzo Zampella, 1967, di Caserta – dirigente Lavori Pubblici e Patrimonio del Comune di Caivano.

Dalle prime luci dell’alba, a Caivano, San Marcellino, Aversa e altri luoghi, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna stanno dando esecuzione a un decreto di fermo (a carico di 9 soggetti), emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nei confronti di altrettanti indagati ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, estorsioni aggravate dal metodo mafioso, corruzione ed altro aggravati dalla finalità mafiose.

Eseguite numerose perquisizioni in vari siti.

L’attività di indagine e gli odierni provvedimenti coinvolgono anche alcuni esponenti della precedente amministrazione del Comune di Caivano.

Il provvedimento eseguito è una misura pre-cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, che sarà trasmessa al giudice per la convalida e l’emissione di ordinanza cautelare, avverso la quale sono ammessi mezzi di impugnazione.

I destinatari del decreto di fermo sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.