Pozzuoli, paura durante un soccorso: personale del 118 minacciato, ambulanza presa a calci e pugni

Pozzuoli, paura durante un soccorso: personale del 118 minacciato, ambulanza presa a calci e pugni

Solo l’intervento della polizia ha evitato che la situazione degenerasse


POZZUOLI – Ancora un’aggressione, l’ennesima subita dal personale del 118 durante un soccorso. Ancora un segnale di come chi fa questo lavoro sia continuamente esposto a rischi che vanno ben al di là del lavoro stesso. A raccontare l’accaduto è Manuel Ruggiero, presidente dell’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate e suo malgrado protagonista diretto.

“Alle 23.05 – dice – noi automedica di Pozzuoli, unitamente alla India di Pozzuoli, veniamo allertati per paziente in agitazione psicomotoria con ferita lacerocontusa codice rosso a via Santa Maria Goretti a Licola. Una volta giunti sul posto, troviamo un uomo in strada strada che sbraita con un telefono in mano. Improvvisamente si avvicina all’auto medica ed inizia a sferrare calci e pugni al finestrino rischiando di mandare in frantumi il vetro”. A quel punto l’operatore fa cenno all’autista di scappare per mettersi in sicurezza:

“Chiamo la centrale – prosegue – e faccio attivare la polizia di Pozzuoli. Nel contempo parcheggiamo vicino alla caserma dei carabinieri poco distante in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine. Giunta la volante della polizia di Pozzuoli ci avviciniamo nuovamente al paziente il quale, vedendomi, continua ad inveire nei miei confronti minacciandomi di morte. Alla fine il paziente ha solo un taglietto in testa che non necessita nemmeno di sutura: ha rifiutato il ricovero, voleva solo una medicazione a domicilio, una situazione da codice Bianco”. “Quello che mi resta? – ha concluso – Solo tanto rammarico”.