Controlli nel carcere di Carinola, trovati droga e cellulari dopo la perquisizione: scatta il sequestro

Controlli nel carcere di Carinola, trovati droga e cellulari dopo la perquisizione: scatta il sequestro

Gli agenti hanno trovato nello specifico 6 smartphone e due microcellulari


CARINOLA – Droga e cellulari nel carcere di Carinola, nel Casertano: scatta il sequestro. Gli uomini della Polizia Penitenziaria in servizio hanno condotto un’importante operazione di servizio che ha permesso il sequestro di diversi telefonini e droga. Tiziana Guacci, segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Guacci:

“Gli agenti, dopo un’attenta attività d’investigazione e monitoraggio sulla popolazione detenuta per arginare e reprimere il fenomeno di ingresso, consumo e traffico di sostanze stupefacenti e psicotrope all’interno delle Sezioni detentive, hanno proceduto al ritrovamento e al sequestro di ben sei smartphone, due microcellulari e sostanza stupefacente”.

“L’operazione – ha concluso – dimostra l’enorme abnegazione professionale del personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso il carcere di Carinola dimostra forte motivazione e grande senso del dovere. Plauso del SAPPE ai colleghi che hanno preso parte alla brillante operazione”.

Donato Capece, segretario generale del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, rinnova ai vertici regionali e ministeriali dell’Amministrazione Penitenziaria un netto “cambio di passo” nelle attività di contrasto all’indebito possesso ed uso di telefoni cellulari e droga in carcere “a tutela di coloro che in prima linea delle sezioni detentive del carcere di Carinola rappresentano lo Stato, ossia gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria”.

“Ogni giorno – ha sottolineato ancora – la Polizia Penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri italiane si diffonda l’illecita introduzione ed il possesso di telefoni cellulari nonché lo spaccio sempre più capillare e drammatico, considerato anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti, di sostanze stupefacenti. Auspico che l’Amministrazione Penitenziaria promuova ed intensifichi momenti di formazione ed aggiornamento professionale per il personale di Polizia Penitenziaria di tutta la Regione, in particolare sui temi – come quelli del contrasto all’introduzione di droga e telefonini cellulari negli istituti penitenziari per minori – maggiormente utili alla quotidianità operativa dei Baschi Azzurri”.